Si chiama Basilicata barometer diabetes observatory (Bbdo) ed è il primo osservatorio regionale con lo scopo di realizzare studi e analisi sul diabete, in maniera tale che siano definiti gli strumenti, gli interventi e gli indicatori più opportuni per tenerlo sotto controllo in territorio lucano. Nasce da un accordo, firmato proprio ieri, tra il Governo regionale e l’Università di Roma Tor Vergata. Avrà sede nel castello di Lagopesole, che si trova ad Avigliano, in provincia di Potenza.
La Regione Basilicata è da qualche tempo impegnata nella lotta contro il diabete, una malattia che può causare complicanze a diversi organi, come occhi, reni e cuore, ma anche a vasi sanguigni e nervi periferici. Con il Bbdo si spera adesso “di sfidare questa patologia, utilizzando – dichiara l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano – le migliori esperienze nazionali ed internazionali”. L’osservatorio si avvarrà anche del supporto dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Italian barometer diabetes observatory (Ibdo), oltre che di innumerevoli esperti in materia.
Il primo osservatorio regionale sul diabete ha l’obiettivo di attuare un’analisi comparativa con le altre regioni, attraverso l’esame di risultati clinici, economici e sociali, utili a identificare le cause della malattia e le sue eventuali variabili geografiche. Inoltre, è prevista la realizzazione annuale di forum regionali e di report sullo stato di attuazione delle politiche sanitarie, assistenziali e sociali volte alla sua cura e prevenzione. D’altra parte, è lo stesso Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2013-2015 ad affidare al Basilicata barometer diabetes observatory un ruolo importantissimo nella lotta a questa patologia.
“Il Sistema sanitario regionale – aggiunge l’assessore Attilio Martorano – da oggi potrà contare su uno strumento particolarmente qualificato, per conoscere e prevenire il diabete in Basilicata”. Nel dettaglio, il primo osservatorio regionale su questa malattia è costituito da un organo di indirizzo, l’Advisory board, e da un organo tecnico-esecutivo, cioè il Comitato scientifico. Quest’ultimo è composto, a sua volta, da numerosi esperti provenienti da diverse società scientifiche regionali e non.
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