Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, ha presentato al Senato il decreto attuativo della recente legge che riconosce dislessia, disortografia e discalculia come disturbi specifici dell’apprendimento, in sigla Dsa. La nuova normativa impone la messa a punto di nuove forme didattiche, adeguate modalità di valutazione e una specifica formazione dei docenti. Il provvedimento presentato dal Miur riguarda anche gli studenti universitari e gli aspiranti tali: le sue previsioni infatti si estendono anche alla fase delle selezioni per l’ingresso ai corsi a numero chiuso attraverso i test di ammissione.
Già dal prossimo anno accademico per gli studenti che certificheranno di essere affetti da uno dei Dsa è prevista la concessione di un tempo aggiuntivo per l’espletamento del test di ammissione all’università: per rispondere alle domande avranno a disposizione fino al 30 per cento di tempo in più rispetto ai loro colleghi.
Ma il sostegno agli studenti con questo genere di difficoltà prosegue anche una volta entrati in ateneo, con particolari “concessioni” legate appunto al disturbo specifico da cui sono affetti. Durante le lezioni, ad esempio, potranno usare strumenti di registrazione, ricorrere a e-book e testi digitali e programmi di sintesi vocale per una più efficace comprensione, oppure a calcolatrici per chi è affetto da discalculia.
In questo compito il lavoro degli studenti dislessici potrà essere facilitato da strumenti innovativi come la speciale lavagna interattiva multimediale introdotta per la prima volta dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
Durante gli esami, poi, gli studenti con Dsa potranno evitare di sostenere le prove scritte ricorrendo agli orali o all’utilizzo di personal computer con correttore ortografico e sintesi vocale. Anche in questo caso avranno la possibilità di usufruire di una maggiore quantità di tempo rispetto agli altri colleghi, fino al 30 per cento in più.
“Secondo le ultime rilevazioni del Miur, del febbraio 2011 – recita una nota del ministero-, sono circa 70 mila gli alunni con diagnosi di Dsa, ma secondo recenti ricerche scientifiche la percentuale della popolazione scolastica interessata va dal 3% al 5%, pertanto il numero dei casi non ancora diagnosticati potrebbe riguardare oltre 200 mila alunni”.
Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fatto che ha destato nei miei riguardi tanto interesse quanti interrogativi.
Sono uno studente con D.S.A. in procinto di discutere la tesi di Laurea di primo livello. Ho sostenuto TUTTI gli esami previsti nel mio piano di studi con l’ausilio delle (per me indispensabili) mappe concettuali, come la legge 170/2010 prevede nell’Art. 5
Tuttavia gli ausili come le suddette mappe, la tavola periodica degli elementi, la calcolatrice scientifica, i dizionari ed i formulari che vengono concessi per l’espletamento degli esami universitari (ma anche nei gradi d’istruzione inferiori), sono non solo NEGATI ma anche ritenuti “non ammissibili” quando si tratta di test d’accesso a numero programmato nelle Università (nota ministeriale 13672 del 6/8/2015 e linee guida allegate, trovate info qui: http://cnudd.di.unipi.it/Documenti%20condivisi/NOTA%20CNUDD%20TEST%20CORSI%20AD%20ACCESSO%20PROGRAMMATO.pdf )
Oltretutto per me la modalità scritta è di per sé penalizzante, tanto che la mia diagnosi prevede la conversione in interrogazione orale di tutte le prove di verifica a me sottoposte.
E’ così che, dopo aver concluso il mio percorso triennale con due mesi in anticipo, senza mai aver avuto un esame “indietro”, mi ritrovo estromesso dal mio corso di Laurea Magistrale in quanto ritenuto “non idoneo”.
Sembra che gli strumenti compensativi siano “un diritto” oppure “un’agevolazione” o “la concessione di un favore” a seconda di come gira il vento.
Spero che, se non altro, qualcuno possa perlomeno venire a conoscenza del problema.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e vi ringrazio per aver letto il mio messaggio
Non eravamo a conoscenza del problema e ti ringraziamo molto per avercelo segnalato.
Grazie a voi per avermi concesso questo spazio!
USono aumentate a dismisura le diagnosi Dsa ed altre problematiche di apprendimento che poi non trovano riscontro oggettivo nel lavoro in classe .Spesso sono modi per ottenere in modo quasi coercitivo promozioni non meritate e voti più alti per borse di studio o altro. sono talvolta i ragazzi con problemi reali che non ne usufruiscono.Un modo per concedere privilegi a chi già ne ha tanti. Chi controlla i rilasci delle certificazioni? Quali sono le responsabilità degli specialisti?come è possibile che si debba ritornare a ripetere la diagnosi: la dislessia non guarisce.E un affare per molte categorie che viene pagato dagli onesti e dai loro figliw