Fin dal suo insediamento, il governo Letta aveva promesso che non avrebbe fatto tagli su cultura, ricerca e università, ma proprio ieri alla Camera, nel corso della discussione sul decreto ‘del fare’ è stato approvato un emendamento della maggioranza che taglia i fondi destinati agli atenei più meritevoli per 240 milioni di euro. Questi soldi andranno, invece, alla Fondazione per il merito, una creazione dell’ex ministro Gelmini, che ha carattere privato.
Le prime reazioni non si sono fatte attendere. Il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, ha bollato il provvedimento come “sciagurato”, e ha proseguito lamentando il fatto che “invece di prevedere fondi specifici e additivi per la causa sacrosanta dei capaci e meritevoli, si tolgono all’intero sistema universitario”. I tagli previsti dall’emendamento al decreto ‘del fare’ approvato ieri faranno sì che una parte della quota premiale destinata alle università che si sono distinte nella valutazione effettuata dall’ANVUR sia invece dirottata altrove, ragion per cui la Conferenza dei Rettori (CRUI) è pronta a dar battaglia.
Le classifiche dell’ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, sono state pubblicate solo pochi giorni fa, e contestualmente era stato annunciato un aumento dei fondi a disposizione degli atenei più meritevoli per un totale di 1,2 miliardi di euro. E ora da questa cifra sono stati sottratti 240 milioni che, se al Senato nulla dovesse cambiare, andranno a finanziare la Fondazione per il merito, istituita dalla legge Gelmini.
La fondazione ha carattere privato e ha lo scopo di promuovere gli studenti più meritevoli. Il progetto, in realtà, prevedeva che si instaurasse una collaborazione con il sistema industriale, tanto che sarebbero dovuti essere proprio gli imprenditori a garantirne risorse e sostenibilità. Con l’emendamento al decreto ‘del fare’ approvato ieri, invece, per finanziarlo si stanno dirottando fondi pubblici, tagliando le risorse che dovevano spettare alle università.
Mentre le perplessità si diffondono un po’ ovunque nel mondo universitario, il decreto ‘del fare’ continua il suo percorso. La speranza dei rettori è che l’emendamento venga rivisto o cancellato durante la discussione al Senato, e che i tagli ai fondi per le università meritevoli vengano annullati.