I nuovi talenti della moda e le idee più innovative nel campo del fashion design potrebbero nascere al Creative Lab. La struttura nasce dalla collaborazione tra l’Università di Bologna e l’azienda emiliana Imperial Fashion, che dal 1978 opera nel settore della produzione di abbigliamento per uomo e donna. Il laboratorio vuole essere un think thank formato da studenti, ricercatori e professori dell’Alma Mater che possa aiutare i giovani ad esprimere il proprio talento.
Imperial investirà in Creative Lab ben 1 milione di euro, che servirà a finanziare 4 progetti, nell’ambito dei quali accoglierà nella propria sede i cervelli più brillanti che gli saranno “prestati” dall’Università di Bologna. Così, l’azienda avrà modo di accrescere la propria competitività grazie a nuove idee per sviluppare e potenziare il business, mentre l’ateneo fornirà ai propri iscritti l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione sul campo presso una realtà consolidata, che vanta più di 200 dipendenti in tutta Italia e ha registrato un fatturato di 178 milioni di euro nel 2014.
Le attività di Creative Lab si muoveranno su due piani. Da un lato ci saranno quelle strettamente legate ai prodotti, con lo sviluppo di nuovi modelli in 3D, mentre dall’altro si studieranno strategie più efficaci, attraverso l’analisi dei dati di vendita e l’elaborazione di business plan. Non si tratterà, quindi, solo di trasferimento tecnologico: tra Imperial e l’Università di Bologna ci sarà un’interazione più ampia, che avvicinerà l’ateneo e il mondo del lavoro.
Il progetto durerà cinque anni e il presidente di Imperial Adriano Aere è convinto possa diventare “una pietra miliare nella collaborazione tra privato e pubblico”. La partnership coinvolgerà i dipartimenti di Informatica – Scienza e Ingegneria, di Ingegneria Industriale e di Scienze Aziendali, oltre all’area Ricerca e Trasferimento tecnologico dell’Alma Mater. I rapporti tra Imperial e l’Università di Bologna sono, però, più ampi e oltre a Creative Lab, l’azienda è impegnata anche nel progetto Launch Pad, che ha lo scopo di aiutare le idee imprenditoriali più brillanti dei dottorandi dell’ateneo a prendere forma, anche attraverso un’esperienza di stage nella Silicon Valley.