La Corte dei conti boccia il decreto sull'Ffo 2014
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Ffo 2014, la Corte dei conti boccia il decreto del MIUR

da | Nov 2014 | News | 0 commenti

Una tegola si è abbattuta sul Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR): la Corte dei conti ha bocciato il decreto sul fondo di finanziamento ordinario (Ffo) 2014. La magistratura contabile contesta la “mancanza di una copertura importante” per i 7,01 miliardi di euro che serviranno a garantire il funzionamento della didattica e della ricerca nelle università pubbliche italiane per l’anno accademico 2014-2015.

La bocciatura del decreto sull’Ffo 2014 è arrivata a seguito di una settimana di attente analisi, che ha visto anche la consultazione tra la Corte dei conti e la Ragioneria generale dello Stato. Il mancato via libera ha comportato il rinvio al MIUR del provvedimento.

Il decreto sull’Ffo 2014 prevede un investimento in crescita dello 0,8 per cento rispetto al passato, ma soprattutto una decisa accelerazione sul fronte della meritocrazia. La quota premiale, infatti, è stata portata al 18 per cento del totale e sarà assegnata per il 70 per cento sulla base dei risultati della ricerca e per il 20 sulla base delle politiche di reclutamento, mentre il rimanente 10 per cento si assegnerà alla luce dei dati relativi all’internazionalizzazione (quanti studenti vanno in Erasmus e quanti stranieri vengono accolti).

Il 72 per cento del fondo (la quota base), invece, stando a quanto prevede il decreto bocciato dalla Corte dei conti, sarà suddiviso tra tutti gli atenei e per la prima volta terrà conto del costo standard, ossia la spesa che – a parità di studenti e di condizioni – si presume sia quella che gli atenei debbano affrontare per garantire il funzionamento della didattica. Per garantire maggiore equità, il MIUR ha introdotto un correttivo territoriale che tenga conto del diverso contesto socio-economico tra le varie aree del Paese in cui le università si trovano a operare. Ma – e questo non ha mancato di scatenare numerose polemiche – il decreto sull’Ffo 2014 prevede che dal computo degli studenti si escludano i fuoricorso.

Rispetto allo stop della Corte dei conti il MIUR si dice tranquillo, perché il decreto sull’Ffo 2014 ha tutte le coperture richieste. La bocciatura è stata spiegata dal ministero con la mancanza di un giustificativo sulle spese per la ricerca, situazione che sarà sanata – assicura il MIUR – nelle prossime ore, con l’invio da parte del Ministero delle Finanze di tutte le carte necessarie.

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