Che siano amici di vecchia data, compagni di corso o sconosciuti, i coinquilini con cui ci si trova a convivere, come tutti gli studenti fuori sede sanno, possono diventare amici insostituibili o rivelarsi dei veri e propri incubi, perfino peggiori del più severo dei prof. Per evitare drammi instaurare una convivenza serena è fondamentale: ecco i nostri consigli pratici per andare d’amore e d’accordo!
Chi si somiglia si piglia? Quando stiamo per dividere una casa con altri studenti, certamente non possiamo pretendere che siano uguali a noi, ma forse è meglio cercare di capire se le abitudini, pur differenti, si possono armonizzare. Pensate che la scelta migliore sia convivere con qualcuno dei vostri amici? Non è affatto detto, anzi, a volte diventare coinquilini può addirittura rovinare il legame esistente. D’altra parte, può anche accadere che una persone che a prima vista proprio non ci convince nel tempo riesca a conquistarci. Come scegliere allora? Niente paura, ad aiutare chi è alla ricerca dei coinquilini ideali adesso arriva anche la tecnologia con app dedicate, come Roommates.
Patti chiari, amicizia lunga. Che siamo noi a entrare in una casa già abitata da altri studenti, o che ci tocchi accogliere uno o più nuovi coinquilini, mettiamo subito le cose in chiaro. Per una serena convivenza non si può fare a meno di alcuni paletti, quindi non esitate a discutere cose come la divisione degli spazi comuni, l’organizzazione della spesa, degli scaffali della dispensa e dei ripiani del frigo, e la suddivisione delle bollette. E ricordate che la vostra libertà finisce dove inizia quella degli altri e che il rispetto è la base imprescindibile per ogni rapporto umano positivo. Anche se siete per natura disordinatissimi, cercate di mantenere il vostro perenne caos solo negli spazi di vostra esclusiva pertinenza, e non eccedete nell’invitare amici e nell’occupare cucina e salotto. Che ognuno sappia quali sono i suoi spazi e quali quelli degli altri coinquilini e conosca i diritti e i doveri reciproci è molto importante.
Tasto talvolta dolente nelle case degli studenti universitari è la pulizia. Anche in questo caso, meglio che la suddivisione dei compiti sia piuttosto chiara: possiamo stabilire insieme ai nostri coinquilini dei turni, e perfino organizzarli in una tabella cartacea, prevedendo anche un “obolo” da pagare in caso ci si sottragga ai propri doveri. Oppure optare per un servizio di pulizie domestiche per studenti, come Easyfeel.
Attenzione a orari ed esigenze di tutti. Tra corsi universitari e abitudini para-universitarie, è possibile che i nostri orari non coincidano con quelli dei nostri coinquilini. E una regola fondamentale è quella di non trasformare questa situazione in una possibile causa di conflitto. Insomma, la sera prima di un esame del vostro coinquilino non è forse il momento migliore per organizzare un party fino a notte inoltrata.
Tutto questo, però, non basta se si dimentica la cosa fondamentale: condividere. Mangiare o uscire insieme, andare al cinema o vedere un film in tv sono piccoli gesti che possono cementare il rapporto tra coinquilini forse più di ogni altra cosa. E ricordatevi sempre di parlare. Se c’è qualcosa che non va nella convivenza, perché non cercare di chiarire pacificamente con i nostri coinquilini invece di sopportare fino a scoppiare?
Anche se, ammettiamolo, in alcuni casi la convivenza proprio non funziona, punto e basta: se dovesse capitare, invece di avvelenarsi le giornate, forse varrà la pena di cercare una nuova casa e dei nuovi coinquilini.