Come tutti sanno, le prove di selezione per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale sono dei questionari a risposta multipla. Chi si prepara ad affrontare i test d’ammissione 2018 deve tenere ben presente questo particolare. La tipologia della prova, infatti, influenza notevolmente il modo in cui prepararsi e quello in cui svolgerla. Scopriamo insieme come massimizzare le possibilità di successo.
Test d’ammissione 2018, come avere una preparazione al top
Inutile negarlo: riuscire a superare i test d’ammissione 2018 non sarà facile. Come ogni anno il numero degli aspiranti supererà di gran lunga quello dei posti disponibili e per raggiungere l’obiettivo occorrerà una preparazione accurata. Per ottenerla la tecnica migliore è quella di iniziare a studiare gli argomenti indicati dal MIUR nei vari decreti relativi a modalità e contenuti delle prove. Solo dopo aver acquisito una conoscenza solida delle nozioni ci si potrà dedicare alle simulazioni dei questionari.
Per lo studio teorico ci si può affidare ai manuali scolastici, approfondire acquistando altri libri o magari prendere dei volumi in prestito da una biblioteca. In molti ogni anno scelgono di frequentare uno specifico corso di preparazione alle selezioni, ma non è impossibile superare i test d’ammissione 2018 studiando in autonomia. L’importante è organizzarsi al meglio.
Un consiglio utile può essere quello di prepararsi in vista dei test d’ammissione 2018 insieme a 1 o 2 amici. Studiare da soli può essere frustrante, soprattutto d’estate, e avere qualcuno con cui confrontarsi può rivelarsi molto proficuo ai fini dell’apprendimento. Attenzione, però, a non creare gruppi di studio troppo numerosi ed eterogenei. Se si è in tanti, infatti, si tende a distrarsi di più. Allo stesso modo, se il gruppo è formato da persone con livelli di partenza troppo diversi, si rischia di perdere del tempo inutilmente su argomenti che potrebbero essere affrontati in maniera rapida. O, viceversa, di non soffermarsi abbastanza su altri la cui conoscenza è lacunosa.
Il trucco per essere sicuri di conoscere un argomento? Spiegarlo a qualcun altro
Dopo una prima fase di studio teorico, la tabella di marcia della preparazione ai test d’ammissione 2018 dovrebbe prevedere una fase di verifica delle conoscenze acquisite. Si tratta di un passaggio importante, che è bene non saltare. Non è detto, infatti, che impegnarsi nella soluzione dei questionari sia sufficiente ad accertare di essere preparati proprio su tutto.
Il modo migliore per essere sicuri di avere tutte le carte in regola per superare i test d’ammissione 2018 è quello di spiegare a qualcun altro ciò che si è studiato. Solo quando si ha una buona padronanza di un argomento si riesce a spiegarlo in maniera esauriente e comprensibile a un’altra persona. Provateci e, se non ci riuscite, riprendete in mano i libri: non siete ancora pronti.
Ma non disperate! Anzi, ripetetevi che lo sarete presto. Avere un atteggiamento positivo, infatti, aiuta a mantenere alta la motivazione. Senza questo indispensabile carburante, difficilmente riuscirete a superare i test d’ammissione 2018.
Quando sarete sicuri di essere preparati, iniziate a esercitarvi coi questionari
Una volta accertato che dal punto di vista teorico siete pronti, è ora di dedicarsi alla pratica. Per affrontare nel migliore di modi i test d’ammissione 2018 è opportuno esercitarsi a lungo anche nello svolgimento dei questionari. I test a risposta multipla, infatti, a volte possono essere un po’ insidiosi anche se si è ben preparati. Quindi fate tante prove: più vi esercitate meglio è.
Tenete presente che quando vi troverete davanti ai test d’ammissione 2018 conterà anche il fattore tempo. Un’idea intelligente può essere quella di impostare un timer per simulare ancora meglio la prova. A rendere difficili le domande, infatti, spesso è la consapevolezza che i minuti scorrono veloci.
Benché il tempo a disposizione sia limitato, dovete comunque leggere con attenzione ogni domanda e le relative risposte. Come si suol dire, il diavolo è nei dettagli, e basta una piccola svista per sbagliare clamorosamente. Spesso tra le risposte ce ne sono 1 o 2 palesemente errate, mentre le altre sono simili tra loro e possono mandare in confusione. Leggere bene, pertanto, è assolutamente fondamentale.
Se siete alla ricerca di questionari con i quali esercitarvi, provate le simulazioni gratuite di Universita.it.