Domani, con la prova per l’accesso a Medicina veterinaria, inizieranno ufficialmente i test di ammissione 2013 per i corsi a numero programmato a livello nazionale. A tenere i candidati con il fiato sospeso non è solo la tensione, ma anche l’incertezza generata dalle tante novità introdotte quest’anno dal MIUR. Una di queste è il passaggio alla graduatoria nazionale. Ma perché è stata ideata? Come funziona? E quali “attenzioni” richiede?
Dopo due anni di sperimentazione con l’aggregazione territoriale delle graduatorie, è avvenuto il definitivo passaggio a quella unica a livello nazionale. In precedenza le graduatorie erano relative al singolo ateneo in cui si svolgeva il test di ammissione, ma ciò comportava che spesso gli esclusi scoprissero che con il medesimo punteggio da loro ottenuto (o anche con uno inferiore) in altri atenei si rientrasse nelle liste degli ammessi. Questa disparità era spesso motivo di ricorso e la graduatoria nazionale rappresenta un modo per ridurre la possibilità di contenzioso, ma anche per aumentare le probabilità di successo, grazie alla possibilità di indicare più università.
In fase di iscrizione ai test di ammissione 2013, infatti, gli aspiranti sono stati chiamati a scegliere sul portale UniversItaly una sede di preferenza – quella dove svolgeranno fisicamente la prova – e una o più alternative, in ordine di predilezione. Dopo i test, in base ai risultati, verrà stilata una graduatoria nazionale, che permetterà l’assegnazione dei posti nelle varie università tenendo conto delle preferenze indicate, fino a esaurimento posti.
Come si sa, a determinare la posizione in graduatoria sarà anche la presenza o meno di punteggio aggiuntivo derivante dal famoso – e contestato – bonus maturità. Per evitare brutte sorprese, dopo aver svolto il test ed entro sette giorni, sarà meglio controllare nella propria area riservata del sito del MIUR dedicato ai test di ammissione all’università, http://accessoprogrammato.miur.it/, quale votazione sia stata registrata nei database ministeriali. E, se qualcosa non va, non esitare a segnalarlo e chiedere chiarimenti.
Sempre sullo stesso sito saranno poi pubblicati i risultati dei test di ammissione, con il seguente calendario: il 17 Settembre quelli di Veterinaria, il 23 quelli di Medicina e Odontoiatria, il 24 quelli di Architettura. Sul sito non appariranno il nome e il cognome del candidato, ma il codice identificativo che gli sarà stato assegnato il giorno dello svolgimento della prova.
Per conoscere la propria posizione nella graduatoria nazionale sarà necessario attendere fino al 30 Settembre, giorno in cui sarà pubblicata la lista. A quel punto si scoprirà se si è tra i candidati “assegnati” o “prenotati”. Quelli “assegnati” rientrano nei posti disponibili presso l’università di prima scelta (quella dove è stata svolta la prova) e hanno 4 giorni lavorativi per immatricolarsi, pena l’esclusione dalla graduatoria.
I “prenotati”, sono coloro che non rientrano nei posti a disposizione per la prima scelta, ma hanno un posto riservato in una delle sedi alternative. Starà al singolo candidato decidere se immatricolarsi – sempre entro 4 giorni lavorativi – o attendere per vedere se si libererà qualche posto in altri atenei indicati tra le preferenze. La graduatoria nazionale sarà aggiornata ogni cinque giorni per permettere ai candidati di vedere se c’è la possibilità di ottenere un posto in una sede più gradita, ma è importante ricordare che la situazione va tenuta sempre sotto controllo: dal momento in cui si dovesse risultare “assegnati” all’università più alta in ordine di preferenza, infatti, si avranno solo 4 giorni per svolgere tutte le procedure di immatricolazione, altrimenti si resterà esclusi del tutto.
Quanto influisce il bonus maturità sul test d’ingresso?