Non si sente spesso parlare del mestiere dell’idrografo, tantomeno dell’oceanografo. Tuttavia, questi professionisti giocano un ruolo fondamentale per quanto riguarda non solo la sicurezza della navigazione e il successo delle operazioni aeronavali, ma anche alla ricerca di risorse minerali e alla preservazione dell’ecosistema marino.
Per questo motivo, proprio nella giornata internazionale dedicata al Mar Mediterraneo, vogliamo celebrare la figura dell’idrografo e, ovviamente, anche del suo stretto collega oceanografo.
Chi è l’idrografo e cosa fa
L’idrografo è un professionista che studia l’acqua presente sia sopra che sotto la superficie terrestre.
Esso opera nel campo dell’idrografia, una scienza che prevede lo studio di
- variazioni nell’immagazzinamento dell’acqua in laghi, stagni, fiumi, neve e ghiacciai;
- movimenti e cambiamenti di livello dell’acqua nel suolo;
- sostanze minerali disciolte o traportate dall’acqua;
- quantità di acqua evaporata dal suolo.
… e l’oceanografo?
L’oceanografo, invece, è lo specialista che studia proprio il mare e gli oceani nel loro complesso. Ciò significa che il loro studio comprende anche le proprietà fisiche e chimiche delle acque e il loro movimento, il loro modo di interagire con l’atmosfera, gli organismi che vi vivono e le rocce e i sedimenti che vi sono depositati. Per Per fare ciò, il professionista usa diversi strumenti, come satelliti, radar e altri strumenti di alta tecnologia.
Si riconoscono diversi tipi di oceanografi:
- fisico: studia le temperature marine, le correnti e le maree. Questo può essere utile per individuare riserve minerali sui fondali o per capire come utilizzare tali moti come fonte di energia rinnovabile;
- chimico: studia l’interazione delle sostanze chimiche nelle acque per prevenire danni all’ecosistema marino;
- biologico: studia le specie e gli organismi marini e come essi interagiscono fra loro;
- geologico: studia i minerali, le rocce e i processi geologici dei fondali marini per capire l’evoluzione della Terra.
Il lavoro di questi due professionisti consiste nel
- fare attività di rilievo idrografico nel mare;
- costruire carte nautiche ufficiali;
- studiare l’ambiente marino;
- fare sperimentazioni in ambito nautico.
Come diventare idrografo o oceanografo
Prima di intraprendere una di queste strade, fate in modo di essere convinti al 100%, dato che il percorso per diventare dei professionisti “marini” non è semplice come si potrebbe pensare.
Infatti, dopo aver conseguito un diploma, bisognerebbe conseguire una laurea triennale in biologia e, dopo, prendere una specializzazione in idrografia o in oceanografia.
Tuttavia, esistono anche corsi messi a disposizione proprio dalla Marina Militare, in collaborazione con l’Università di Genova, e che consistono nella formazione professionale di idrografi e oceanografi. In questo contesto, il corso sarà svolto in lingua inglese e fornirà allo studente le competenze necessari negli ambiti della
- idrografia;
- oceanografia;
- geodesia;
- geologia;
- geofisica marina.
Inoltre verranno erogati insegnamenti di chimica, biologia, ecologia, GIS e remote sensing.
Hai la passione per il mare e l’acqua è il tuo elemento? Forse allora abbiamo contribuito a darti una grande idea per il tuo futuro!