Una dozzina di programmi di studio per aspiranti hacker per formare un esercito di tecnici che lotti per la cyber security degli USA. È quanto si prefigge di fare entro l’anno il Department of Homeland Security (DHS) presso i community college americani, cioè quelle istituzioni pubbliche – meno costose dei college più importanti – in cui solitamente si studia due anni. L’iniziativa è rivolta agli studenti americani che sanno smanettare con il computer o che hanno conoscenze nell’ambito dell’hacking.
Obiettivo dell’iniziativa lanciata dal DHS è prevenire le minacce informatiche sul territorio americano che potrebbero arrecare danno a istituti, banche e agenzie governative. A tal proposito, i programmi di studio per aspiranti hacker servirebbero ad aumentare di almeno dieci volte la forza lavoro di cui gli USA per adesso dispongono, non sufficiente per fronteggiare la cyberwar. Ciò dovrebbe avvenire entro tre, massimo cinque anni. Il bisogno di manovalanza è piuttosto urgente: i candidati dovranno sottoporsi a un quiz on line e a uno attitudinale, per poi iniziare un training di circa un anno e mezzo. Alla fine, potranno accedere al settore privato oppure alla Homeland Security.
Non sono mancate le polemiche tra gli ambienti accademici degli USA. Ciò che si mette maggiormente in discussione è la decisione di reclutare il nuovo personale, capace di fermare cracker e altri malintenzionati della Rete, tra i giovani studenti universitari. Ciò appare, infatti, una scelta abbastanza controcorrente per un ambiente chiuso come quello dell’intelligence americana. Per esempio, secondo l’executive director della Purdue University’s CERIAS, Gene Spafford, una semplice azione di training non sarebbe sufficiente per formare il personale adatto che solitamente esce da master universitari o PhD.
Il progetto dei programmi di studio universitari per aspiranti hacker, lanciato dal DHS, sta per essere realizzato nel New Jersey, dove il Brookdale Community College ha già attivato un corso di cyber security, guidato da uno dei maggiori esperti del settore. Ed Skoudis, questo il suo nome, è anche autore di uno dei più importanti test di riferimento per la cyber sicurezza informatica, cioè il Counter Hack. In realtà, tale iniziativa fa parte di un programma molto più ampio, che comprende pure corsi rivolti a disoccupati e a veterani che hanno da poco hanno lasciato il servizio.
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