Giovani italiani sempre più attratti dai lavori manuali e dalla “fatica” dell’attività in campagna. Lo conferma Coldiretti, che registra l’elevata presenza di ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni tra gli operatori dell’agricoltura “temporanei” che quest’estate hanno usufruito dei voucher messi a disposizione per gli stagionali dell’agricoltura. Durante l’estate 2011 almeno in 200.000 hanno prestato la loro opera nelle campagne di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia.
Su 20,3 milioni di “buoni lavoro” contabilizzati dall’Inps, spiega l’organizzazione agricola, un quarto è stato utilizzato da studenti che alle vacanza al mare o in montagna hanno preferito un’attività remunerata di raccolta della frutta nei campi. I voucher comprendono peraltro una copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali, per questo i giovani che hanno scelto l’estate in campagna vi hanno fatto ricorso molto volentieri.
Coldiretti conferma che il periodo di maggior impiego di manodopera giovanile coincide con la pausa scolastica e universitaria. A riprova che la gran parte dei giovani impegnati in agricoltura in questa stagione proviene da un ateneo o dalle superiori. E dopo la raccolta di pesche, albicocche e simili, da fine agosto e per tutto settembre si passa alla vendemmia, un’altra attività che dalla raccolta dell’uva alla pigiatura affascina molto gli studenti italiani.
Le motivazioni? Sicuramente la possibilità di entrare a contatto con la natura, fare attività fisica e garantirsi qualche introito da spendere alla ripresa dei corsi. In un periodo di crisi economica come quello attuale, la possibilità di ottenere una piccola entrata lavorando in tutta sicurezza grazie alla copertura assicurativa e previdenziale è molto apprezzata dagli studenti. In più, spiega ancora Coldiretti, offre un sostegno in termini di manodopera a un settore che ne ha bisogno e rappresenta un momento di scambio proficuo tra il mondo agricolo e quello giovanile.