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Coldiretti: “I giovani italiani sognano di fare gli spazzini”

da | Mag 2013 | News | 0 commenti

Pronti a tutto pur di lavorare, i giovani italiani non scartano alcuna possibilità e il 32 per cento di loro si dice disposto anche a fare lo spazzino. A rivelarlo è un’indagine Coldiretti/Swg sul tema “I giovani e la crisi”, presentata all’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti tenutasi in vista della presentazione del piano del governo per gli under 35.

La percentuale di quelli che farebbero lo spazzino pur di avere un lavoro sale addirittura al 49 per cento tra quanti sono disoccupati, ma scende al 19 tra gli studenti. Sempre per i disoccupati, diventa più che appetibile anche fare il pony express (49 per cento) o l’operatore di call center (31 per cento). Dalla ricerca di Coldiretti emerge anche un altro dato, che la dice lunga sulla salute del mercato del lavoro del nostro Paese: oltre 4 giovani senza un impiego su 10 (43 per cento) accetterebbero di lavorare full-time per 500 euro al mese, mentre il 39 per cento di loro sarebbe propenso ad allungare l’orario di lavoro a parità di salario.

Insomma, qualsiasi cosa pur di lavorare. Quanti, come l’ex-ministro Elsa Fornero, pensavano che i ragazzi italiani fossero eccessivamente choosy, dovranno definitivamente ricredersi e iniziare a interrogarsi seriamente sul futuro di un Paese nel quale qualsiasi lavoro, compreso quello dello spazzino, purché sia pagato (anche molto poco), entra di diritto tra quelli ‘dei sogni’.

L’impegno e la capacità di adattamento dei giovani italiani sono stati riconosciuti anche da Sergio Marini, presidente di Coldiretti: “L’analisi evidenzia un forte spirito di sacrificio delle giovani generazioni – ha affermato – che li porta addirittura a rinunciare a diritti del lavoro fondamentali”, ma, come ha sottolineato lo stesso Marini, “questo non può essere consentito in un Paese civile come l’Italia”.

Non sono solo i disoccupati a vedere nero per il proprio futuro e a dirsi di conseguenza pronti ad accettare qualunque offerta di lavoro. Anche gli studenti sono pronti a fare gli spazzini, gli operatori di call center e i pony express e accettare salari ridotti (39 per cento) o lavorare più a lungo (35 per cento). Solo i giovani occupati si dichiarano poco disposti ad accontentarsi di uno stipendio di appena 500 euro al mese (7 per cento), anche se il 23 per cento di essi accetterebbe di lavorare per più ore.

Un dato, però, accomuna tutte le categorie di under 40: la disponibilità al trasferimento. Il 51 per cento degli interpellati da Coldiretti andrebbe all’estero per trovare lavoro – anche perché secondo il 73 per cento dei giovani l’Italia non offre un futuro -, mentre il 64 per cento di loro cambierebbe città.

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