Quali sono le facoltà di Giurisprudenza in Italia con il miglior rapporto tra qualità e costi? Secondo la classifica 2013 di Universities Europe sono quelle delle università di Bologna, Roma La Sapienza, Milano Statale, Padova, Pisa, Firenze, Napoli, Pavia e Messina.
Due i parametri presi in considerazione per la valutazione delle facoltà, come spiega Roberto Bizzarri, project manager dello studio e responsabile della comunicazione di Universities Europe: l’ammontare delle tasse universitarie annuali e la posizione nel ranking QS. Questo secondo è un valore che si basa sull’analisi di alcuni aspetti qualitativi in particolare: dal livello di internazionalizzazione dell’università al numero di laureati che riescono a trovare lavoro in un determinato periodo di tempo. I punteggi nelle classifiche Universities Europe sono compresi tra 1 e 144: più ci si avvicina a 1 e più è conveniente il rapporto qualità/costo in quel determinato ateneo.
Il confronto tra le 51 facoltà di Giurisprudenza presenti nei vari atenei italiani premia l’Università di Bologna, che è 194esima nel ranking internazionale QS e prevede tasse annuali per un totale di 1.814 euro. Al secondo posto della classifica Universities Europe 2013 c’è La Sapienza di Roma (216esima nel ranking QS, con tasse pari a 2.102 euro), seguita dalla Statale di Milano (256esima nel ranking QS, con 2.940 euro di tasse). Fuori dal podio, ma sempre con un ottimo rapporto qualità/costo si trovano, nell’ordine, le facoltà di Giurisprudenza di Padova, Pisa, Tor Vergata, Firenze, Napoli, Pavia e Messina.
La sorpresa nella classifica Universities Europe delle facoltà di Giurisprudenza 2013 è quella di trovare agli ultimi posti alcuni nomi eccellenti, come la Luiss di Roma, la Cattolica e la Bocconi di Milano, rispettivamente 47esima, 48esima e 49esima. La ragione di ciò è che, essendo privati, questi atenei hanno costi ben più elevati delle università pubbliche, fattore che – visto il sistema di valutazione adottato – li penalizza.
La qualità, comunque, è quasi sempre l’aspetto più tenuto in considerazione per la scelta dell’ateneo e le famiglie che possono permetterselo sono pronte anche a spendere di più pur di assicurare ai propri figli la migliore formazione. In proposito, però, Bizzarri spiega che dalle classifiche Universities Europe delle varie facoltà, “è emerso che non sempre ad un alto costo delle tasse universitarie corrisponde un alto livello qualitativo”.
Infine, Bizzarri indica un altro dato piuttosto rilevante: “l’Università di Bologna e La Sapienza risultano prime anche per altre discipline: probabilmente sono le università italiane che hanno investito di più sull’offerta agli studenti, ma senza gravare dal punto di vista dei costi”.