Estate, tempo di graduatorie dei migliori atenei sia a livello nazionale che a livello mondiale. Tra i tanti elenchi, uno dei più recenti è la Classifica università CWUR 2015, stilata dal Center for World University Rankings, un istituto di consulenza che ha sede in Arabia Saudita. A trionfare sono, come da copione, gli Stati Uniti, che monopolizzano il podio piazzando Harvard, Stanford e il MIT di Boston rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, e conquistano anche altre 6 delle prime 10 posizioni.
E per l’Italia? Ancora una volta non ci sono notizie particolarmente buone per il nostro Paese, che non riesce a piazzare alcun ateneo tra i primi 100 della Classifica università CWUR 2015. A guidare il plotone tricolore è La Sapienza di Roma, che si ferma al 112esimo posto.
I parametri presi in considerazione dalla Classifica università CWUR 2015 sono otto, di cui tre rappresentano ciascuno il 25 per cento del punteggio: la qualità dell’istruzione, le possibilità di impiego dei laureati e la qualità dei professori. Gli altri sono influenza, citazioni, pubblicazioni, impatto e brevetti.
Nella top ten della Classifica università CWUR 2015 l’egemonia degli USA è spezzata solo dalle “solite” due britanniche Cambridge e Oxford, che ottengono la quarta e quinta posizione. Il primo ateneo non anglosassone in graduatoria è l’University of Tokyo, 13esima. Il Giappone, in generale, registra una buona performance, piazzando tra le prime venti anche la Kyoto University, 17esima.
A parte i due prestigiosi atenei britannici, la Classifica università CWUR 2015 non sorride particolarmente all’Europa. Le altre realtà del Vecchio Continente nelle prime 50 posizioni sono lo Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo (20esimo), l’University College di Londra (27esima) e le francesi École Polytechnique e École normale supérieure (36esima e 37esima).
L’Italia fa peggio, non riuscendo a conquistare nemmeno la top cento della graduatoria. Dopo La Sapienza, nella Classifica università CWUR 2015 troviamo Padova, al 169esimo posto, la Statale di Milano, 172esima, Bologna – che è addirittura fuori dalle prime 200 posizioni, finendo 208esima -, Torino, al 221esimo posto, Firenze, che è 247esima, la Federico II di Napoli, 268esima, e Pisa, che per un soffio riesce a restare tra le prime 300 (295esima). Più in basso si sono poi piazzate Tor Vergata (317esima), Pavia (327esima), la San Raffaele (329esima), Genova (330esima), Trieste (342esima), Perugia (344esima), Ferrara (369esima), Bari (377esima), la Bicocca (382esima), la Cattolica (387esima), la Normale di Pisa (393esima) e il Politecnico di Milano (397esimo). Fuori dalle prime 400 della Classifica università CWUR 2015 è, invece, Verona (411esima), che il Sole 24 ORE aveva recentemente incoronato regina degli atenei italiani.
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