Gli atenei migliori d’Italia? Secondo la classifica Censis-Repubblica 2013 sono l’Università di Siena, che si riconferma al primo posto, l’Università di Trieste e quella di Sassari. I tre atenei – tutti facenti parte del gruppo di quelli “medi”, che raccoglie le università con un numero di iscritti compreso tra 10mila e 20mila – hanno ottenuto i punteggi medi più alti in assoluto (rispettivamente 103,4, 99,5 e 98,9).
Nella graduatoria degli atenei italiani contenuta nella Grande Guida Università 2013-2014, edita da La Repubblica e realizzata con l’autorevole collaborazione del Censis, si sono distinte anche l’Università di Bologna, prima tra gli atenei “mega” (ossia con oltre 40mila iscritti); quella di Pavia, al top tra i “grandi” (da 20mila a 40mila iscritti); l’Università di Camerino, che guida la classifica degli atenei “piccoli” (quelli fino a 10mila iscritti), e il Politecnico di Milano, il migliore nella categoria dei politecnici, cioè gli atenei dedicati esclusivamente alle discipline architettoniche e ingegneristiche.
Le classifiche Censis-Repubblica 2013 sono state stilate, come ogni anno, in base alla media dei punteggi ottenuti da 58 atenei pubblici italiani in ciascuno dei seguenti cinque indicatori:
- servizi: che tiene conto del rapporto tra numero di pasti erogati e iscritti e di quello tra numero di posti e contributi per l’alloggio e iscritti residenti fuori regione;
- borse e contributi: che si basa sul rapporto tra spesa per gli interventi a favore degli studenti da parte di atenei ed enti per il diritto allo studio e numero di studenti iscritti nell’a.a. 2011-2012;
- strutture: che valuta il rapporto tra il numero di posti in aule, biblioteche e laboratori e quello degli iscritti nell’a.a. 2011-2012;
- web: che considera la funzionalità e i contenuti dei siti Internet degli atenei;
- internazionalizzazione: che tiene conto del numero di iscritti stranieri in rapporto al totale, oltre a valutare la mobilità studentesca in entrata e in uscita e le spese di università ed enti per il diritto alla studio per i programmi di scambio internazionale in proporzione al numero degli iscritti.
Come già accaduto negli anni precedenti, nelle classifiche Censis-Repubblica 2013 i punteggi possono andare da un minimo di 66 a un massimo di 110.
Rispetto al passato, tuttavia, sono intervenuti anche dei cambiamenti significativi, a seguito della riorganizzazione dell’offerta formativa. Quest’anno, per la prima volta, non sono state valutate le facoltà (abolite con la riforma Gelmini), bensì i corsi di laurea triennale (raggruppati in 15 aree disciplinari) e quelli di laurea magistrale a ciclo unico (6 aree disciplinari).