Classifica Times Higher Education 100 under 50 2014
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Classifica Times Higher Education 100 under 50: dominano gli atenei asiatici, solo due quelli italiani

da | Mag 2014 | News | 0 commenti

Sono ancora una volta gli atenei asiatici a dominare nella Times Higher Education 100 under 50 2014, mentre tra quelli italiani gli unici a classificarsi sono l’Università Bicocca di Milano e l’Università di Roma Tre. La classifica raccoglie le migliori cento “giovani” università – cioè gli atenei con meno di 50 anni di storia – giudicandole sulla base di innovazione e potenziale. A differenza di altri ranking, questa classifica non prende in considerazione il prestigio e la storia degli istituti, bensì la loro capacità di progettazione e il loro dinamismo.

Quest’anno al primo posto della classifica Times Higher Education 100 under 50 si piazza la South Korea’s Pohang University of Science and Technology (Postech). Ma sono anche altre le università asiatiche che conquistano le vette più alte: al terzo posto si piazza la rivale Korea Advanced Institute of Science and Technology (Kaist) e sul quarto gradino troviamo la Hong Kong University of Science and Technology, mentre la quinta piazza spetta alla Nanyang Technological University di Singapore. Anche l’Europa ottiene buoni risultati, grazie alla seconda posizione della svizzera École Polytechnique Fédérale di Losanna, alla sesta dell’olandese Maastricht University, all’ottava e alla nona delle francesi Université Paris-Sud e Université Pierre e Marie Curie. Il Vecchio Continente conquista anche il decimo posto con la Lancaster University (UK).

Nella classifica Times Higher Education 100 under 50 2014 gli atenei americani, invece, occupano un posto solo marginale, soprattutto se si considera la classifica gemella – The Times Higher Education World University Rankings 2013 – riguardante tutte le università del mondo e non solo quelle con meno di 50 anni di vita, nella quale hanno avuto il monopolio assoluto. L’Italia figura solamente con due atenei: la Bicocca di Milano, al 21esimo posto (due gradini più in alto rispetto al 2013, in cui si è classificata al 23esimo posto), e l’Università di Roma Tre, per la prima volta presente nel ranking sebbene all’ultima posizione.

Per quanto riguarda le nazioni con più atenei presenti in classifica, si spartiscono il primato Regno Unito e Australia con 14 università. A seguire gli Stati Uniti con 8, la Spagna con 7, la Francia e la Germania con 6. In tutto sono 20 i Paesi rappresentati nel ranking. Gli indicatori generali presi in considerazione per stilare la graduatoria  sono gli stessi 13 della Top 400 World Universities Rankings. Tra questi, insegnamento, ricerca, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione. Il tutto, però, è stato ricalibrato in modo da tener conto la giovane età delle università considerate.

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