È riuscita a conquistare la vetta della classifica Censis per l’area delle professioni sanitarie 2016 l’Università di Modena e Reggio Emilia, il cui punteggio medio – 105,5 – di due punti superiore a quello dell’Università di Udine, le ha permesso di detronizzare l’ateneo del Friuli-Venezia-Giulia, quest’anno secondo con 103,5 punti. Punteggi stellari per le prime due della graduatoria dedicata ai corsi di laurea di primo livello delle classi di Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica (L/SNT 1), Professioni sanitarie della riabilitazione (L/SNT 2), Professioni sanitarie tecniche (L/SNT 3), Professioni sanitarie della prevenzione (L/SNT 4), che staccano di parecchie lunghezze la terza, cioè Torino, che si conferma sul gradino più basso del podio ottenendo 98,5 punti.
Se le prime tre sono rimaste invariate, benché i piazzamenti si siano rimescolati, in quarta posizione, invece, c’è la sorpresa Bologna (98), che incrementa di 7 punti la propria media e risale di numerose posizioni. Sale anche Brescia (96,5), quest’anno quinta, che precede Padova (96), la Bicocca di Milano (95) e soprattutto l’Università di Verona (94), la cui caduta – dopo la prima posizione ottenuta nel 2014 – sembra non riuscire ad arrestarsi.
La top ten della classifica Censis per l’area delle professioni sanitarie 2016 si completa con l’Università Politecnica delle Marche (93,5) e Pavia (92,5). Appena fuori dall’olimpo delle prime dieci sono finite l’Università del Piemonte Orientale e la Statale di Milano, appaiate all’undicesimo posto con una media di 91. Un gradino più in basso si è classificata Perugia (90,5), che precede Firenze (89,5), Ferrara (88), la coppia Chieti e Pescara–Insubria (entrambe con 87,5 punti) e quella formata da Foggia e Genova, appaiate con 86,5.
La seconda metà della classifica Censis per l’area delle professioni sanitarie 2016 si apre con Trieste (86), cui segue il terzetto formato dalle università di Sassari, Molise e Roma Sapienza (tutte con una media di 84,5) e il duo Siena–Bari (84). La graduatoria prosegue con la “Federico II” di Napoli (83,5), che supera per mezzo punto il gruppo composto da Parma, L’Aquila e Catania (83). Più indietro troviamo Messina (82), Pisa (81), la Seconda Università di Napoli (78), Cagliari (77) e Salerno (75,5).
Infine, nelle ultime tre posizioni della classifica Censis per l’area delle professioni sanitarie 2016 ci sono Roma “Tor Vergata” (75), terzultima, Palermo (73,5), che si conferma penultima, e Catanzaro (72,5), che perde 3,5 punti e una posizione rispetto a dodici mesi fa.