C’è una vera e propria rivoluzione in atto nel mondo della formazione dei futuri avvocati, notai e magistrati. O per lo meno questo è ciò che sembra emergere dalla classifica Censis di Giurisprudenza 2016, che assegna il primato per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (LMG/01) all’Università di Modena e Reggio Emilia, attribuendole una media di 97,5 punti. E la prima sorpresa è proprio questa: in linea generale, i punteggi degli atenei sono in calo, tanto che la stessa UniMoRe, che l’anno passato con 100,5 dovette accontentarsi del secondo posto, stavolta sale in vetta con 3 punti in meno. Sempre in tema di sorprese occorre sottolineare poi che, a parte l’Università di Modena e Reggio Emilia, il podio è tutto rinnovato: al secondo posto della classifica Censis di Giurisprudenza 2016 è infatti salita Trento (97), che l’anno passato fu quinta, mentre al terzo c’è Trieste (94), che si piazzò nona.
Il quarto posto della graduatoria questa volta è toccato all’Insubria (93,5), mentre per Genova (93) – che nel 2015 fu terza – arriva solo un quinto posto in coabitazione con Bologna. La sesta della classifica Censis di Giurisprudenza 2016 è Pavia (92,5), mentre in settima posizione c’è la coppia Bergamo–Macerata (92). Per l’ateneo marchigiano, per anni al vertice, questo è un vero flop. La top ten della graduatoria si completa infine con la coppia Bicocca–Brescia (91), con Urbino (90,5) e con il duo Firenze–Torino (89,5).
A seguire, la classifica Censis di Giurisprudenza 2016 vede protagonista il gruppo formato dalla Statale di Milano, da Pisa e da Parma (88), alle spalle del quale si è piazzata Perugia (86), che ha preceduto le università del Piemonte Orientale e di Verona, appaiate con 85,5 punti. Nelle posizioni centrali della graduatoria sono finite, invece, Camerino (83,5), la coppia Foggia–Roma Tre (83), Cagliari (82,5), il duo Padova–Siena (81,5) e quello Roma “Tor Vergata”–Udine (80,5) e l’Università del Salento (79,5).
Nella zona medio-bassa della classifica Censis di Giurisprudenza 2016 si sono piazzate “La Sapienza” di Roma a pari merito con Sassari (79), Teramo (77,5), l’Università della Calabria (76,5), Ferrara (76), la coppia Seconda Università di Napoli–Bari (75,5), quella “Federico II” di Napoli–Palermo (75), l’Università del Sannio (74), Catanzaro (72), Messina e Reggio Calabria (entrambe con 71,5) e Salerno (71).
La classifica Censis di Giurisprudenza 2016 si chiude, infine, con l’Università del Molise (70), che si piazza in terzultima posizione, quella di Napoli “Parthenope” (69,5), questa volta penultima, e la coppia formata da Cassino e Catania, che con un punteggio medio pari a 67 su 110 condividono l’ultimo posto.