Anche la classifica Censis area professioni sanitarie atenei privati 2017 sorride all’Università Campus Biomedico di Roma. L’ateneo capitolino, che ha raggiunto la vetta nella graduatoria dedicata ai corsi triennali dell’area geo-biologica, è al primo posto anche nella graduatoria che considera i corsi di primo livello appartenenti alle classi di Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica (L/SNT 1), Professioni sanitarie della riabilitazione (L/SNT 2), Professioni sanitarie tecniche (L/SNT 3) e Professioni sanitarie della prevenzione (L/SNT 4) inseriti nell’offerta formativa delle università non statali italiane.
Il Campus Biomedico ha portato a casa un punteggio medio di 97,5, che deriva dal 101 su 110 per la progressione di carriera dei suoi studenti (tasso di laureati e di studenti in corso e percentuale di abbandono dopo il primo anno) e dal 94 per i rapporti internazionali (numero di iscritti che hanno partecipato a programmi di mobilità internazionale e di università estere che hanno accolto studenti provenienti dall’ateneo in questione).
Un gradino più giù nella graduatoria, ossia al secondo posto, troviamo la Cattolica. Il punteggio medio riportato, pari a 94 su 110, ha consentito all’università istituita da padre Agostino Gemelli di stare davanti nella classifica Censis area professioni sanitarie atenei privati 2017 all’Università San Raffaele di Milano, che l’aveva, invece, preceduta nella graduatoria dedicata all’area geo-biologica. Per la San Raffaele il terzo posto, che è anche l’ultimo, è arrivato a causa di un punteggio medio fermatosi a 90,5 punti (-0,5 rispetto al 2016).
Rispetto ai due indicatori considerati per stilare la classifica Censis area professioni sanitarie atenei privati 2017, la Cattolica ha ottenuto 109 punti su 110 per la progressione di carriera e 79 per i rapporti internazionali, che si confermano meno brillanti rispetto all’altra voce. Lo stesso discorso vale anche per l’Università San Raffaele, che si è meritata un ottimo 103 su 110 per la progressione di carriera, ma solo un non particolarmente esaltante 78 per i rapporti internazionali, aspetto sul quale c’è ancora da migliorare.