Non ce n’è per nessuno nella classifica Censis area Lingue atenei privati 2016: l’Università della Valle d’Aosta vince a mani basse sulle concorrenti riportando addirittura il punteggio pieno. La graduatoria dedicata ai corsi di laurea di I livello delle classi di Mediazione Linguistica (L-12) e Lingue e Culture Moderne (L-11) presenti nell’offerta formativa delle università non statali premia l’ateneo di Aosta attribuendogli il primo posto con una media di 110, che è frutto dell’eccellenza (110/110) raggiunta in entrambi gli indicatori considerati dal Censis: progressione di carriera e rapporti internazionali.
Staccata di ben 10,5 punti, la seconda della classifica Censis area Lingue atenei privati 2016 è lo IULM, che pur non avendo nulla da invidiare a chi le sta davanti in quanto a regolarità negli studi dei propri iscritti (che le ha fatto ottenere 110 punti per la progressione di carriera), non è altrettanto brillante sul piano dell’internazionalizzazione. Gli 89 punti ottenuti in questa voce hanno ridimensionato le velleità dell’università milanese, portandola a una media di 99,5.
Sul terzo gradino del podio della classifica Censis area Lingue atenei privati 2016 è finita la UNINT (ex Luspio) di Roma, cui è stato assegnato un punteggio medio pari a 94,5. Appena fuori dal terzetto di testa ed esattamente al centro della graduatoria è finita la LUMSA, quarta con 92 punti, mentre al quinto posto si è classificata la Cattolica, che con 90,5 punti apre il gruppo di coda – poiché la classifica comprende solo sette atenei – in qualità di terzultima.
Al penultimo posto della classifica Censis area Lingue atenei privati 2016 si è piazzata l’Università “Kore” di Enna, cui sono stati attribuiti 83 punti, sufficienti per permetterle di superare l’ultima in graduatoria, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, alla quale l’istituto di ricerca socioeconomica ha attribuito 75 punti. Il punto debole maggiore della Suor Orsola? I rapporti internazionali, che si sono aggiudicati solo 66 punti, cioè il minimo possibile.