Chi desidera frequentare un corso di laurea triennale delle classi di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (L-18), Scienze Economiche (L-33) o Statistica (L-41) presso un’università non statale dovrebbe considerare come prima scelta la Bocconi. L’università milanese, infatti, guida la classifica Censis area Economia e Statistica atenei privati 2016 e lo fa con una media di tutto rispetto – 109 su 110 – per via del punteggio massimo (110) attribuito dall’istituto di ricerca socioeconomica alla progressione di carriera degli studenti e del 108 assegnato ai rapporti internazionali.
Dietro la prestigiosa università commerciale si è piazzata la Libera Università di Bolzano, al cui media di 102,5 le ha fatto guadagnare il secondo posto nella classifica Censis area Economia e Statistica atenei privati 2016. All’università altoatesina è stato riconosciuto il punteggio pieno (110) per l’internazionalizzazione e un ottimo 95 per la progressione di carriera degli iscritti. Il terzo posto in graduatoria è andato alla LIUC, che con il 105 per la progressione di carriera e il 96 per l’internazionalizzazione è riuscita a raggiungere una media di 100,5.
Ai piedi del podio della classifica Censis area Economia e Statistica atenei privati 2016 è finita, forse un po’ a sorpresa, la LUISS, che nonostante un ragguardevole 108 per la progressione di carriera, ha pagato l’82 attribuito all’internazionalizzazione e si è dovuta accontentare di un punteggio medio pari a 95, che le è valso il quarto posto. Cinque punti in meno (90) sono stati quelli totalizzati dalla quinta, la Cattolica. Il sesto posto in graduatoria è andato all’Università della Valle d’Aosta, cui è stata assegnata una media di 84,5. Mezzo punto in meno – e la settima posizione – sono spettati all’Università Europea di Roma (80), mentre l’ottava in graduatoria è risultata la LUM di Casamassima (BA) con un punteggio medio pari a 79.
In coda alla classifica Censis area Economia e Statistica atenei privati 2016 sono finite la LUMSA, che si è piazzata terzultima con 77,5 punti, la UNINT (ex LUSPIO), penultima con 72,5 e l’Università “Kore” di Enna, che con il 70 ottenuto per la progressione di carriera dei propri studenti e il 66 per l’internazionalizzazione non è riuscita a superare i 68 punti di media e andare oltre l’ultimo posto.
