Apple o Android, Android o Apple? Questo è il dilemma, per molti appassionati di tecnologia. E soprattutto di smartphone. Ma a risolvere l’indecisione tra i due sistemi rivali arrivano ad aprire un varco sei studenti della Columbia University. Con Cider, un espediente per far funzionare le app Apple su dispositivi Android.
Non è che nella sua fase iniziale, ma già fa parlare di sé Cider, ideato da sei studenti della Columbia University per far girare su Android le app di Apple. Non è un emulatore – una cosiddetta “virtual machine” – Cider è un’architettura che modifica Android a imitazione dell’interfaccia binaria di iOS, il sistema operativo targato Apple.
Cider fa funzionare le app Apple su Andoid grazie a un adattamento del codice in fase di compilazione e funzioni “di mediazione” tra i due sistemi operativi. Dunque utilizza il codice sorgente non modificato, ma “tradotto”, e insieme le risorse e le librerie del sistema che lo ospita, così che il codice funzioni per così dire “credendo” di agire sul sistema operativo originale.
In un video diffuso sul web Cider viene mostrato in azione su un Nexus 7, un dispositivo Android su cui le app Apple funzionano alla perfezione. Ma sono ancora molti i limiti che presenta, e che gli studenti della Columbia University che l’hanno inventato dovranno tentare di superare, soprattutto rispetto alle parti dell’hardware Android cui la struttura riesce ad attingere. Per ora rimangono escluse, infatti, funzioni di non poca rilevanza, dalla connettività dati al segnale GPS, dalla fotocamera al bluetooth dello smartphone.
E nonostante l’indubbia abilità degli studenti che l’hanno messo a punto, per Cider il futuro è quanto mai dubbio. Perché, ovviamente, se i sistemi di due rivali tanto acerrimi come Apple e Android sono incompatibili, è a tutto interesse dei due colossi mantenerli tali. E non solo gli avvocati di Apple potrebbero presto prepararsi contro i giovani della Columbia e i loro eventuali progressi con Cider, ma anche perché le app per iOS si possono scaricare soltanto dall’Apple store, e in molti scommettono che Apple potrebbe presto modificare i codici per una maggior sicurezza.