Private, ma non troppo. Le chat di Whatsapp potrebbero essere molto meno sicure di quanto saremmo portati a pensare. Ogni volta che scriviamo qualcosa a un nostro contatto, infatti, il nostro messaggio potrebbe essere intercettato e letto. E questo nonostante esso sia cifrato.
A scoprire la falla nella sicurezza delle chat di Whatsapp, il servizio di messaggistica istantanea più usato al mondo, è stato Tobias Boelter, un ricercatore della University of California – Berkeley esperto in sicurezza informatica e crittografia. Boelter ha individuato un difetto legato all’uso che l’app fa della crittografia end-to-end.
La privacy di tutti gli utenti di Whatsapp è a rischio a causa di quella che in gergo tecnico si chiama backdoor. Una backdoor non è altro che un metodo mediante cui è possibile bypassare la protezione del sistema senza che nessuno se ne renda conto. E così accedere ai dati degli utenti. Le chiavi per poter leggere i messaggi criptati inviati attraverso Whatsapp, infatti, vengono generate automaticamente negli smartphone di coloro che partecipano alla conversazione, ma il punto debole individuato da Boelter nel sistema consente di anticipare questo passaggio, forzando la creazione di nuove chiavi cifrate, senza che il mittente o il destinatario del messaggio possano accorgersene. In tal modo le conversazioni possono essere intercettate da terzi.
Boelter ha detto di aver segnalato il problema relativo alle chat di Whatsapp già nell’aprile scorso, ma la risposta di Facebook, che dal 2014 possiede il servizio di messaggistica, è stata che ciò non risponde a verità e che le conversazioni criptate sono al sicuro e non possono essere lette né da agenzie governative né da hacker e tanto meno dall’azienda stessa.
Se abbia ragione il ricercatore oppure Facebook, noi non possiamo stabilirlo. Nel dubbio, però, è meglio non fare troppo affidamento sulla privacy delle chat di Whatsapp e per le comunicazioni davvero importanti (o che si vuole tenere più segrete) ricorrere a mezzi di più comprovata riservatezza.