processo crollo casa studente l'aquila
Resterà a L’Aquila il
processo sul crollo della Casa dello Studente avvenuta durante il terremoto del 6 aprile 2009 e per il quale sono imputate
11 persone accusate di omicidio colposo, disastro e lesione colposi. Sono nove gli studenti universitari che hanno perso la vita sotto le macerie della residenza studentesca, vicenda su cui è in corso l’indagine proprio per stabilire le responsabilità umane del cedimento. Due degli imputati avevano chiesto, durante l’estate, che le prossime udienze si tenessero in un luogo diverso dall’Aquila, a
Campobasso, per via del “clima poco sereno” che la tragedia del terremoto ha lasciato. Ma la richiesta è stata respinta dalla Cassazione.
“
Inammissibili” sono state definite le richieste dei due imputati dalla settima sezione penale della Cassazione che ha respinto il ricorso e ha confermato la prossima udienza per il 22 ottobre all’Aquila.
Intanto il Gup del Tribunale dell’Aquila ha indicato chi sarà il
super perito che seguirà il processo del Crollo della Casa dello studente rispondendo agli avvocati degli imputati: la dottoressa Muras che opera già nel dipartimento di Ingegneria strutturale al Politecnico di Milano.
Tra le
responsabilità civili incluse nel processo anche quelle di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione, Miur, Università dell’Aquila, l’azienda per il diritto allo studio dell’Aquila e l’azienda che ha costruito lo stabile. Non tutti, ovviamente, sono stati contenti di vedersi chiamati in causa, è il caso dell’
Università dell’Aquila e dello stesso Miur che hanno contestato l’inclusione tra i responsabili del crollo.