Dopo le 5mila riammissioni a Medicina disposte dal TAR per l’anno accademico in corso, la situazione nelle università è oltre i limiti del sostenibile e dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) viene un appello al ministro Giannini affinché si fissi al più presto un incontro per risolvere la spinosa questione. Intanto, mentre le aule degli atenei faticano a contenere gli studenti, si profila l’ipotesi che l’abolizione del test di ammissione – annunciata per il 2015 – slitti di un anno.
I rettori sono convinti che il sovraffollamento determinato dalle riammissioni a Medicina rischi di mettere in pericolo il normale svolgimento delle attività didattiche, per questo chiedono al MIUR di intervenire urgentemente per sbloccare la situazione. Il caos è stato scatenato da due sentenze del TAR del Lazio che hanno accolto i maxi-ricorsi presentati per violazione dell’anonimato durante le prove del 9 aprile scorso, portando all’ammissione con riserva di un numero di candidati quasi pari a quello dei posti previsti dal bando ministeriale e, di conseguenza, al raddoppio del numero degli studenti.
Una situazione alla quale le università – e soprattutto le loro strutture – non erano preparate. In molti casi, questo sta provocando forti tensioni anche tra gli studenti stessi: a Bologna, ad esempio, si è addirittura parlato di minacce nei confronti dei riammessi da parte di chi si era conquistato il posto senza passare per i tribunali.
In una lettera indirizzata al ministro Giannini (e, per conoscenza, anche al ministro della Salute Beatrice Lorenzin), il presidente della CRUI Stefano Paleari ha descritto le difficoltà degli atenei, sollecitando l’apertura di una discussione sul tema delle riammissioni a Medicina e sulla gestione di questa emergenza “fermo restando il principio di coerenza con le risorse disponibili, al fine di non pregiudicare la qualità per gli studenti e per i borsisti, secondo standard europei”, consentendo anche una programmazione adeguata alle università.
Oltre alla spinosa questione delle riammissioni a Medicina per l’a.a. 2014-2015, però, il MIUR deve fare i conti anche con i problemi legati al concorso per le scuole di specializzazione e, in questo affastellarsi di emergenze, rischia di slittare al 2016 l’abolizione del test di ammissione preannunciata per l’anno prossimo. Il ministro Giannini ha infatti dichiarato che “è stata istituita una commissione mista per arrivare ad una selezione qualitativamente migliore”, il che sembra lasciar presagire un iter più lungo del previsto. E indossare il camice bianco diventa sempre più un percorso a ostacoli.
Siamo arrivati all’inverosimile, ora il caos lo determina la Magistratura con le sentenze e non la Pubblica Amministrazione. Allora, perche non la sopprimiamo questa Magistratura cosi ce suoniamo e ce la cantiamo come vogliamo noi. Grazie, viva l’Italia.
Ha sbagliato il TAR o la pubblica amministrazione con il suo operato?
Sia chiaro la legge non è stata violata dal TAR, non cerchiamo di modificare la realtà. A noi italiani non ci togliete anche la capacità di discernere il vero dal falso. Grazie