Alla Oaksterdam University, a Oakland, in California, si studia la cannabis per scopi medici, “a fin di bene” quindi. Non sembrano però d’accordo gli uomini della Dea, l’agenzia federale antidroga che lo scorso lunedì hanno fatto irruzione nell’istituto sequestrando una serie di materiali, ancora non ben identificati, e portandoli via in grossi sacchi neri della spazzatura.
Nata nel 2007 per volere di Richard Lee, sostenitore accanito della legalizzazione della marijuana, l’università, che ha sede nella zona della Baia di San Francisco, si trova adesso in difficoltà, con porte e finestre bloccate dai nastri gialli dei federali e tanta incertezza sul suo futuro. L’ateneo che offre materie come la coltivazione, la gestione economica, gli aspetti legali e la catalogazione della cannabis, non si occupa però dello smercio della sostanza.
Dopo la “visita” degli agenti, appare incerto anche il futuro dei 45 insegnati che al momento lavorano nella struttura: l’unica cosa certa pare l’ultima lezione di coltivazione che – l’ateneo comunica – avrà sicuramente luogo. Negli scorsi mesi le iscrizioni erano già calate di un po’ e non è da escludere l’eventualità che questa particolare università sia costretta a cambiare edificio o, addirittura, a rimpiazzare la propria attività online.
Nel mirino dei federali della Dea sono finiti anche un museo connesso con la scuola e una vicina farmacia che distribuiva marijuana per scopi terapeutici. Forte la reazione di una dozzina di studenti che, posizionandosi davanti al palazzo dell’Università, non hanno perso tempo a protestare contro le politiche proibizioniste dello Stato, fumando apertamente spinelli. Lee, fondatore dell’ateneo, è uno dei sostenitori della Proposition 19, la proposta di legalizzare la cannabis, sconfitta nel referendum del 2010.
Tempi duri per Oakland, questi. Negli scorsi giorni, infatti, un terribile episodio ha coinvolto un altro ateneo della città, l’Università di Oikos, nell’ennesima tragedia legata alle sparatorie all’interno delle scuole americane. Un ex studente ha aperto il fuoco uccidendo sette persone e ferendone tre.
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