Quanto ne bevete quando siete sotto pressione? Il caffè, prezioso alleato di tanti studenti alle prese con la preparazione di esami e tesi di laurea, è noto per le sue proprietà energizzanti, ma una recente scoperta della Loughborough University, nel Regno Unito, è sul punto di rivoluzionare tutte le nostre convinzioni. Già, perché secondo le loro ricerche l’amatissima bevanda avrebbe il potere di facilitare il sonno.
Una vera e propria sorpresa, dato che notoriamente bere caffè è uno degli espedienti principali per tenersi svegli e ingannare la stanchezza. Eppure, gli scienziati britannici hanno rilevato che la caffeina migliora il riposo, anzi rende praticamente perfetti i sonnellini, al punto che hanno definito questo effetto “coffee nap“ (pisolino da caffè). Come? Facendoci sentire pienamente rigenerati e pieni di vitalità al risveglio.
A incuriosire gli studiosi della Loughborough University, che si stavano concentrando sulle proprietà della caffeina alla ricerca di un metodo per contrastare la sonnolenza nei guidatori, sono state le onde cerebrali di coloro che subito dopo aver preso un caffè si concedevano una pennichella. Queste, infatti, segnalavano un stato di maggiore energia dei soggetti. I ricercatori si sono impegnati allora nella ricerca di una spiegazione del fenomeno e hanno scoperto che il caffè migliora il riposo perché inibisce l’adenosina, una molecola che induce il sonno profondo.
Apparentemente, sembrerebbe una contraddizione, ma non è così. L’effetto inibitorio della bevanda impiega circa 20 minuti per manifestarsi, quindi, addormentarsi per un breve pisolino immediatamente dopo averne sorbito una tazzina è possibile. Non solo, è decisamente consigliabile: una volta svegli, infatti, il caffè sarà nel pieno della propria azione e ci si sentirà riposati e pieni di energia come dopo una dormita ben più lunga. Tutto il contrario di ciò che accade quando la dormita dura troppo. In quei casi, infatti, l’adenosina ci fa piombare nel sonno più profondo e al risveglio proviamo quella fastidiosa sensazione di intorpidimento che, a volte, ci fa rende perfino irritabili.