Borse di studio, possibile inasprimento criteri assegnazione
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Borse di studio, il decreto ministeriale tarda. Voci di un inasprimento dei criteri. I sindacati studenteschi: “Assurdo”

da | Lug 2014 | News | 0 commenti

Se c’è una cosa di cui gli studenti universitari italiani hanno bisogno sono le borse di studio per coloro che sono meritevoli ma privi di mezzi. Eppure il ministero dell’Istruzione tarda ancora a emanare il decreto contenente le nuove regole economiche e le nuove soglie Isee e Ispe per la loro assegnazione, già atteso lo scorso anno. Così molte regioni emanano il bando con i dati 2013. Intanto i sindacati studenteschi protestano, anche per via di alcune voci che sono  iniziate a circolare che parlano di un possibile inasprimento dei criteri.

Quello delle borse di studio per gli studenti meritevoli ma privi dei mezzi economici è da sempre un nodo importante del diritto allo studio, e con la crisi economica degli ultimi anni è diventato una questione ancor più calda. Moltissimi universitari attendono di conoscere le nuove soglie di reddito, con gli indicatori Isee e Ispe adeguati dal ministero al costo della vita. Ma il decreto tarda ormai da più di un anno, da quando fu sospeso per le proteste degli studenti.

Nonostante il ritardo del MIUR, bandi per posti alloggio e borse di studio, però, stanno vedendo ugualmente la luce. Senza un aggiornamento degli indicatori: molte regioni hanno provveduto o stanno provvedendo in autonomia a emanarli mantenendo i dati 2013.

Nel frattempo, a sollecitare il ministro dell’Istruzione ci sono anche le proteste dei sindacati studenteschi. LINK – Coordinamento Universitario non esita, tramite il portavoce nazionale Alberto Campailla, a definire “assurdo che anche un atto di ordinaria amministrazione come quello dell’emanazione di un semplice decreto ministeriale di adeguamento diventi con Ministra Giannini una questione da denunciare pubblicamente”.

Grave la situazione anche secondo l’Unione degli Universitari (UDU), che ricorda tutti i limiti del diritto allo studio in Italia, “il Paese europeo che investe meno, garantendo una borsa di studio a meno del 10 per cento degli studenti iscritti. E l’unico a presentare la figura degli idonei non beneficiari: infatti, il 20 per cento degli studenti che ne avrebbero diritto, non ricevono la borsa per mancanza di fondi“.

Una situazione, quest’ultima, che potrebbe ulteriormente aggravarsi. Le prime indiscrezioni, infatti, parlano di un decreto ministeriale contenente criteri di assegnazione inaspriti. La bozza prevederebbe un taglio del 30 per cento delle borse di studio, con riduzione degli idonei di circa 50mila studenti. E mentre non c’è nessuna conferma ufficiale, le perplessità aumentano.

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