Per moltissimi studenti universitari questo è un momento delicato. Le borse di studio che dovevano arrivare a dicembre 2023, non sono state ancora erogate e molti studenti non abbienti si dicono preoccupati e minacciano l’abbandono agli studi.
In molte città italiane gli studenti hanno scioperato e chiesto risposte al Ministero, il quale attualmente non risponde in modo chiaro e concreto.
Intanto dopo le proteste di Torino, anche gli studenti del Veneto e del Lazio si sono fatti sentire e denunciano ritardi e fondi mai arrivati a destinazione.
I dati delle borse di studio
I numeri degli studenti idonei ma non beneficiari è sempre difficile da calcolare spiega l’Unione degli Universitari (Udu). Tra le università più penalizzate c’è la Basilicata, che non riceve la quota premiale del fondo che finanzia le borse di studio da diversi anni.
Poi Palermo, che ha una copertura del 47 per cento delle borse di studio, vale a dire solo 6.633 su 13.550 che ne avrebbero diritto. A Messina, gli idonei non beneficiari sono 4.768. A Venezia all’incirca 1.200. E ancora, a Verona sono in 1.717 gli idonei non beneficiari: circa il 50 per cento non sa se riceverà borsa di studio. A Padova sono 2.654, a Pavia 1.218, poco meno a Brescia. In Lazio erano in 7.733: è stato assicurato che saranno resi idonei beneficiari, in queste ore sono in corso scorrimenti e consegna prima rata e la situazione dovrebbe sbloccarsi.
Rata che, però, sarebbe dovuta essere erogata entro dicembre e che invece arriva, con circa quattro mesi di ritardo nonostante il riparto dei fondi fosse stato addirittura anticipato. Senza considerare il dato di fatto che molti studenti non hanno mai ancora percepito un solo euro di contributo universitario.
Borse di studio e Università
Buone notizie per l’Abruzzo: Roberto Santangelo, assessore regionale alla Ricerca e all’Università,ha autorizzato l’utilizzo di risorse dell’FSE Plus per finanziare le borse di studio. La risorse dell’Fse che verranno destinate alle Borse di studio relative all’anno accademico 2023/2024 ammontano a 7,3 milioni di euro e permetteranno alle Adsu di avviare le procedure di scorrimento delle graduatorie entro il prossimo 30 aprile.
Nelle altre Regioni sembra regnare il silenzio, ma intanto c’è da chiedersi quali possono essere le conseguenza della mancanza delle borse di studio. Molti studenti hanno dichiarato, durante le proteste che la loro permanenza all’Università si basa sull’ottenimento della borsa di studio, se questa viene a mancare viene meno anche la possibilità di frequentare l’università.