Mentre gli atenei “fisici” incontrano un momento di difficoltà, caratterizzato da una diffusa riduzione degli iscritti, le università telematiche stanno vivendo un vero e proprio boom. Cresce il numero degli studenti e parallelamente aumentano i fatturati, segno che la formazione a distanza è ormai una realtà consolidata e dal prestigio crescente di cui essa gode. Per superare definitivamente le diffidenze e rendere le università online davvero equiparabili a quelle tradizionali? Serve un ulteriore impegno da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e sono gli stessi rettori delle telematiche a chiederlo.
La formula di insegnamento, che accoppia video-corsi in streaming o in differita ed esami in presenza, piace sempre di più a studenti di tutte le età, specie a coloro che non avrebbero la possibilità di frequentare le lezioni per motivi di lavoro o per l’impossibilità di spostarsi. Al successo contribuiscono la crisi economica – studiando da casa i costi sono più bassi – e il miglioramento della qualità dei corsi, ma anche la sempre più capillare diffusione dei nuovi dispositivi digitali (come smartphone e tablet).
Le università telematiche protagoniste del boom sono in particolare le undici riconosciute dal MIUR. L’UniPegaso, per esempio, ho visto il proprio numero di iscritti schizzare da 6 a 10mila nell’arco di un solo anno accademico e per il futuro le previsioni sono di un’ulteriore crescita, tanto che si pensa a una possibile quotazione in borsa e ci sono già dei fondi di investimento internazionali che si sono offerti come partner finanziari.
Il segreto del boom delle università telematiche? La snellezza delle strutture decisionali e un’impostazione più orientata al mercato e allo studente-cliente, del tutto diversa di quella degli atenei tradizionali. Ma, affinché il successo continui, è essenziale puntare sempre più sulla qualità. Con l’aiuto del MIUR, al quale si chiede di consolidare “il suo ruolo di vigilanza, che esercita dal 2006 tramite l’agenzia Anvur. Non basta – spiega Rainer Masera, preside di Economia all’Università Guglielmo Marconi – rilasciare l’accredito iniziale, occorre controllare in modo rigoroso e continuativo il mantenimento di standard elevati per dissipare le perplessità ancora diffuse sullo studio telematico e sulle università private in generale”.
Se in Italia il prestigio delle università telematiche cresce, però, all’estero si iniziano ad avanzare dubbi sulla qualità dello studio a distanza. Con alcune eccezioni: la famosa catena di caffetterie Starbucks, ad esempio, ha deciso di pagare le tasse di iscrizione a tutti i suoi dipendenti che decideranno di iscriversi a un corso di laurea online.
Salve, vorrei avere delucidazioni sul boom di studenti presso l’UniPegaso. Da dove proviene esattamente questo dato? Sul sito del MIUR non vi è traccia nè dell’Ateneo, nè ovviamente del numero degli iscritti…Grazie (http://anagrafe.miur.it/php5/home.php)
All’estero nutrono dubbi rispetto la qualità delle uni telematiche? mah… Russia.Stati Uniti e altre nazioni evolute digitalmente stanno investendo ingenti capitali nelle infrastrutture dedicate alla didattica a distanza… in Italia si inizia a comprendere la serietà e la bontà dei corsi di laurea…
@Sofia: saranno stati forniti dall’ateneo e non mi stupiscono (anzi, mi sembrano anche sotto-stimati) visto che l’altra sera durante lo stacchetto della finale dei mondiali Argentina-Germania c’era la pubblicità di Pegaso!
Un’ottima università è l’Università degli Studi Niccolò Cusano qui puoi scegliere se vuoi seguire online le lezioni oppure in presenza e poi è l’unica ad avere un campus in cui puoi dormire mangiare e fare sport a poco prezzo.e poi è l’unica che sta investendo molto sulla ricerca con laboratori di ingegneria etc..
ed è l’unica che ha tantissime sedi di esami quasi in ogni città per non dire in tutte le città.e quindi puoi scegliere se fare l’esame orale o scritto.e poi ripeto oltre ad essere telematica ha un campus in cui si svolge una vivace vita da grande ateneo, visitate almeno una volta il suo campus e ne resterete affascinati e pernottare nel campus per gli studenti costa solo 35 euro a settimana.e poi ci sono professori che fanno lezioni in presenza tutti i giorni e sono prof di altissimo spessore.io consiglio a tutti l’unicusano perché è diventata ormai una università prestigiosa.
Andate a fare i vostri spot da qualche altra parte.
@Andrea Sofia: l’Unipegaso ha circa 8.000 studenti, al tempo dell’articolo ne aveva 5.000.