La prima sede dell’incubatore nanotecnologico, è stata inaugurata a Bologna dal suo ideatore, il professor Lorenzoni. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
Si tratta di un vero e proprio distretto per la ricerca moderna applicata alla nanotecnologia, ovvero la tecnologia applicata ad oggetti ultra piccoli come per esempio satelliti della grandezza di una bottiglia, o sonde piccole come la capocchia di uno spillo da impiegare nella ricerca medica. Ma l’applicazione delle nanotecnologie comprende molti settori diversi.
Dopo l’inaugurazione del nuovo centro di supercalcolo per la ricerca sui cambiamenti climatici, ora è la volta di un vero è proprio distretto per la ricerca avanzata sulla nanotecnologia.
La sede del nuovo distretto dedicato alla ricerca nanotecnologica occuperà uno spazio di 300 metri quadrati presso il Cnr di Bologna con sette uffici operativi, un laboratorio con banchi e cappa chimica, microscopi a forza atomica e metallografico.
Inoltre nell’incubatore nanotecnologico, convergeranno le varie collaborazioni di istituzioni, aziende e centri di ricerca presenti sul territorio. All’interno vi lavoreranno 11 società e gruppi di ricerca bolognesi, dall’Istec che comprende Cnr e Istituti ortopedici Rizzoli, a Nano4Bio, Nanoscent e Nanosurfaces, oltre all’Università di Bologna che ha già uno spazio presso Almacube in via Fanin.