La candidatura l’è stata lanciata prima delle amministrative del 12 e 13 maggio, quando al governo cittadino c’era ancora il commissario prefettizio. Ma ora che Bologna ha finalmente di nuovo un sindaco, il Pd Virginio Merola, la città deve mettersi al lavoro per costruire una proposta credibile e farsi assegnare l’organizzazione delle Universiadi, i giochi olimpici dedicati agli universitari.
La città universitaria italiana per eccellenza, ma anche città dei giovani con i suoi 80mila studenti e la sua vivacità, ha mobilitato tutti i livelli istituzionali per lanciare la candidatura: alla sua presentazione – il 9 maggio scorso – c’erano il presidente della Regione Vasco Errani, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, il commissario del Comune Anna Maria Cancellieri. Con loro i vertici dell’università e dello sport regionale, dal rettore dell’Alma Mater Ivano Dionigi al presidente del Coni Emilia-Romagna William Reverberi, quello del Coni provinciale Renato Rizzoli e il presidente del Cusb, Francesco Franceschetti.
La candidatura, infatti, riguarda la “città metropolitana di Bologna, assieme a tutta l’Emilia-Romagna” e l’obiettivo è quello di ospitare “le universiadi estive del 2017 o, in subordine, del 2019”. In realtà però, il termine per avanzare la candidatura all’edizione del 2017 è scaduto da tempo: la proposta dovrà quindi considerarsi valida per l’anno 2019.
Ora il dibattito cittadino è proprio concentrato sulla figura dell’assessore allo Sport, che avrà il compito di seguire e “coltivare” la candidatura fino a farla diventare realtà. Nella lettera di presentazione si sono sottolineate le peculiarità che fanno del capoluogo emiliano una città a misura di universitario e ricca di cultura, ricordando che il capoluogo emiliano è stato Capitale europea della cultura nel 2000.
Ma gli aspiranti organizzatori delle Universiadi hanno anche sottolineato la presenza di infrastrutture che fanno della città un nodo ferroviario e autostradale di prim’ordine, con un aeroporto in continua crescita, le fiere di rilievo internazionale e un sistema di ospitalità collaudato e diversificato, quindi capace di accogliere i grandi eventi.
E per raccomandare la scelta di Bologna, si spera vengano “apprezzati i primati del capoluogo dell’Emilia-Romagna sia nella vocazione diffusa allo sport sia nei risultati tecnici, una eccellenza che lievita nella fitta rete di società sportive e nelle migliaia di tecnici e volontari che operano nel territorio, un esercito pronto a mettere esperienza e generosità a disposizione di un incontro mondiale di giovani come le Universiadi”.
Per dare maggior forza alla candidatura ha dichiarato la sua disponibilità anche l’imprenditore Lorenzo Sassoli de Bianchi, che spiega di essere pronto a mettersi a capo del comitato promotore per organizzare la kermesse.