Brutte notizie per chi credeva che bere con moderazione non fosse pericoloso: anche piccole quantità di alcol provocano danni al cervello. Questa è la conclusione a cui è giunto uno studio appena pubblicato sulla rivista Neuroscience. Il principale effetto negativo dell’assunzione di alcol sarebbe in particolare una ridotta plasticità delle strutture cerebrali nell’adulto, con ripercussioni sull’apprendimento e la memoria.
Il comportamento più pericoloso sembrerebbe essere quello di bere poco durante la settimana, ma “alzare il gomito” più del dovuto nel weekend. Ciò causerebbe, stando a quanto emerso dai test degli scienziati, una diminuzione del 40 per cento nella produzione di nuove cellule nervose. Dunque, sebbene alcune ricerche sostengano i benefici per il cuore e la circolazione derivanti da un’assunzione moderata di alcol, lo stesso non sembrerebbe valere per il cervello.
Lo studio, frutto del lavoro della professoressa Tracey J. Shors e della dottoressa Megan Anderson della Rutgers University in collaborazione con Miriam Nokia della University of Jyvaskyla in Finlandia, è stato condotto sui topi. Ad una parte degli animali è stata somministrata una quantità di alcol corrispondente alla percentuale massima consentita (0,08 per cento) per la guida di un veicolo negli Stati Uniti e in molti altri Paesi, che ha causato loro una drastica diminuzione nel numero dei nuovi neuroni prodotti dall’ippocampo rispetto a quanto riscontrato nei topi “sobri”.
Queste evidenze sembrerebbero indicare la pericolosità del bere con regolarità, anche se in dosi non eccessive. A causa dell’alcol, infatti, il cervello potrebbe nel tempo subire danni non trascurabili, riducendo, o addirittura perdendo, la propria capacità di ricordare e di apprendere nuovi concetti o abilità. “Questa ricerca – spiega la dottoressa Anderson – indica che il bere sociale o giornaliero può essere più dannoso per la salute del cervello, più di quello che oggi si ritiene da parte delle persone in generale”.
Ciò sottolinea ancora una volta la necessità che tutti, in particolare i giovani, acquistino una nuova consapevolezza in merito ai rischi connessi all’alcol, non solo per quanto riguarda il pericolo di incorrere in incidenti, ma anche per non andare incontro a danni a lungo termine per la salute e la funzionalità di organi vitali come il cervello.
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