La storia di Fabrizio e di suo padre Michele forse non è una storia isolata, ma esemplare di come il sistema università il più delle volte non arriva dove dovrebbe arrivare e cioè a rendere i diritti degli studenti disabili alla pari di un qualsiasi altro studente. Michele Manicone è il papà di Fabrizio uno studente disabile al 100%, il quale per fare da tutor al figlio ha deciso di iscriversi al corso di laurea in Scienze della formazione all’Università di Bari.
Al papà Michele infatti sono state date solo risposte negative dall’università, come il fatto che l’università non è come la scuola, ossia uno studente disabile non può essere aiutato come nella scuola che di fatto è un diritto e dovere mentre l’università solo un diritto.
Il problema di Fabrizio naturalmente è più grande rispetto ad altri, poichè la sua è una invalidità mentale alla quale non basta il supporto di un tutor didattico per qualche ora, ma piuttosto una figura esperta che si occupi di lui. Detto fatto, papà Michele per aiutare Fabrizio ha deciso di iscriversi al suo stesso corso, tanto che segue le lezioni insieme al ragazzo.
Il Presidente del corso di laurea in Scienze della formazione, il professore Vittoriano Caporale, si è espresso sul caso di Fabrizio, dichiarando che “l’università si deve porre a livello nazionale il problema dell’accoglienza di tutti i portatori di handicap. Fino ad ora ha favorito gli accessi e liberalizzato le frequenze ai corsi di laurea, ma bisogna rispettare e valorizzare la dignità di cui ogni singolo studente è portatore”. Il professore ha poi affermato che anche a questi obbiettivi deve puntare, la nuova università che il Ministro Gelmini intende portare avanti.