Lo strumento più utilizzato ed efficace per l’head hunting è Internet: le aziende italiane che ricercano personale via web sono ormai il 40 per cento del totale. Lo conferma il “Rapporto sul Mercato del Lavoro” realizzato da Fondazione Obiettivo Lavoro in collaborazione con il Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità (Crisp) dell’Università di Milano-Bicocca e con la Fondazione per la Sussidiarietà. E oltre alle 4 aziende su 10 che già ricorrono alla Rete per assumere, un altro 32 sta seriamente considerando di iniziare a farlo.
Il rapporto è stato stilato a partire dall’analisi di più di 180mila offerte di lavoro emerse tra Febbraio e Aprile 2013. Il 65 per cento degli annunci esaminati è stato pubblicato su portali specialistici, il 19 su testate giornalistiche nazionali del settore lavoro e il 16 sui siti web delle principali agenzie per il lavoro.
Sempre più aziende italiane cercano personale attraverso Internet per garantire maggiore visibilità ai propri annunci. Gli utenti della Rete, del resto, sono un vero esercito: ben 38 milioni di abitanti del Bel Paese usano il web e più di 24 milioni hanno un profilo Facebook. Assai meno numerosi (circa 4 milioni) sono, tuttavia, quelli presenti sul social network professionale per eccellenza, Linkedin, pensato per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro.
Tra coloro che sono iscritti, inoltre, ci sono molti i cui profili non sono aggiornati e utilizzati attivamente. Ma attenzione! Curare la propria immagine online e sui social è sempre più importante: ben l’88 per cento dei recruiter, infatti, usa i social network – e Linkedin in particolare – per andare a caccia di informazioni sui potenziali neo-assunti.
Sono soprattutto le industrie a utilizzare Internet per cercare nuovi dipendenti: da questa fonte proviene il 41 per cento degli annunci presenti sui siti delle agenzie per il lavoro e sui giornali online. Il resto delle offerte di lavoro pubblicate attraverso questi canali è relativo ai servizi (33 per cento) e a quello del commercio (17 per cento). Se, invece, si sposta l’attenzione sui portali specialistici, si scopre che lì il 40 per cento delle offerte proviene dal settore dei servizi.
Quali sono i contratti offerti dalle aziende che cercano personale su Internet? Il 55 per cento degli annunci riguarda un contratto a tempo determinato, il 15 per cento a tempo indeterminato, mentre l’11 un contratto di inserimento. Le conoscenze e le abilità ricercate sono medio-alte e nel 54 per cento dei casi gli head hunter sono alla ricerca di laureati (mentre nel 46 per cento cercano un diplomato). Le professioni più richieste sono negli ambiti del marketing, del controllo di qualità e dell’amministrazione.