Il senato accademico dell’ateneo palermitano ha infatti approvato una riduzione delle spese sul fronte dei dipartimenti, attualmente ottanta.
I docenti, con le nuove decisioni prese per uniformarsi ai tagli imposti dal Miur saranno quaranta, e sarà tolta autonomia finanziaria a quelli con meno di dieci ricercatori attivi e alle “micro-strutture” con meno di 15 docenti.
Tagli sono previsti anche per i centri interdipartimentali che vengono esclusi da trasferimenti provenienti dal bilancio universitario. Per loro si parla della necessità di essere finanziariamente autonomi, altrimenti saranno disattivati.
I dipartimenti con meno di 40 componenti saranno disattivati entro il 31 dicembre 2010, senza proroghe.
Quelli che invece hanno meno di 15 docenti universitari e quelli, anche più grandi, con meno di 10 ricercatori attivi avranno la dead line entro il 31 dicembre 2009.
Due mesi nei quali o si riorganizzeranno secondo le nuove norme oppure avranno già per il 2010, la decurtazione del 50% del finanziamento ordinario e non potranno proporre master, dottorati di ricerca e progetti per assegni di ricerca