Per la gravidanza il modello di assicurazione per i precari potrebbe coprire con un assegno di 1.800 euro la madre fino al quinto mese di gravidanza, cui si potrebbe aggiungere un altro assegno di 600 euro nei casi di gravidanza a rischio.
Questa assicurazione è diventata realtà per i ricercatori precari di Modena e Reggio Emilia, che hanno creato un’assicurazione, Amula, tagliata su misura per le loro esigenze. Ai soci è consegnata una Card Salute che permette di usufruire presso le strutture convenzionate di particolari tariffe agevolate per prestazioni diagnostico, sanitarie ed assistenziali.
L’assicurazione è nata da un’associazione di promozione sociale, partecipata anche dall’Università che ha conferito come unico socio finanziatore 20 mila euro, che ha assunto la denominazione di “Amula”, Associazione Mutualistica Universitaria Lavoratori Atipici, l’Ateneo modenese-reggiano è la prima istituzione pubblica della provincia di Modena e la prima in Italia nel panorama del sistema accademico a promuovere un’iniziativa di questo genere.
Il fenomeno del lavoro atipico nelle sue varie forme contrattuali, nell’ambito dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, interessa circa 1.300 persone (medici specializzandi, borsisti, dottorandi, assegnisti e co.co.co) a fronte di circa 1.640 unità di personale strutturato.
“La creazione di “Amula” – dichiara Gianluca Tosetto, a nome della Flc-Cgil – avvenuta dopo 2 anni di trattative fra Ateneo e sindacato, dimostra che, in una realtà che penalizza fortemente il precariato, è comunque possibile trovare delle soluzioni che diano risposte concrete a bisogni concreti, per aiutare anche chi ha un futuro professionale incerto a realizzare il proprio progetto di vita”.
Ma in cosa consiste la polizza assicurativa? Nello specifico, per malattia/infortunio questi lavoratori riceveranno un sussidio di 25 euro per cinque giorni lavorativi settimanali fino a un limite massimo di 60 giorni lavorativi per anno solare, a partire dal 14esimo giorno successivo all’evento.