Il giornale studentesco dell’Università cattolica Baptist Cedarville dell’Ohio, negli Stati Uniti, è stato sequestrato dai vertici dell’istituto per aver fatto riferimenti pro-gay. Eppure The Ventriloquist – questo il nome del periodico – è nato nel 2010 come mezzo per garantire la libertà di espressione agli studenti. Intento che, a quanto pare, non sarebbe stato rispettato. A disturbare i vertici dell’ateneo, in particolare, un articolo in cui si puntava il dito contro le politiche della scuola nei confronti dell’omosessualità.
Stando a quanto raccontato dal caporedattore del giornale sequestrato, Zach Schneider, sarebbero stati lo stesso presidente dell’università cattolica americana, Thomas White, e il vice-rappresentante degli studenti, Jonathan Wood, a strappargli letteralmente dalle mani le copie in distribuzione del periodico, solitamente stampato un massimo di due volte a semestre. Ciò sarebbe avvenuto lo scorso 23 Aprile. Così il giovane giustifica la sua mancata opposizione: “Non avevo intenzione di fare una sorta di tiro alla fune con l’amministrazione, così ho lasciato che prendessero le copie del giornale”.
Subito dopo il sequestro, Schneider avrebbe chiesto ai vertici dell’università cattolica di avere le copie indietro, ma gli sarebbe stato risposto che non poteva più distribuirle. Allora – racconta – “ho chiesto se potevo averle indietro senza distribuirle, ma mi hanno detto che erano state confiscate”. Non solo. I chiari riferimenti pro-gay contenuti nell’articolo pubblicato sul giornale avrebbero spinto il preside a ritirare anche le copie già distribuite e addirittura a strappare il periodico dalle mani di uno studente che lo stava leggendo nei corridoi.
Già nel numero di Febbraio un altro ragazzo aveva raccontato in prima persona di come fosse stato privato di tutti i suoi ruoli una volta che l’amministrazione aveva scoperto che era gay, cosa che aveva infastidito non poco le “alte sfere” dell’ateneo. Nonostante tutto, l’università americana nega la propria avversione nei confronti dell’omosessualità e sostiene che l’unico motivo per cui il giornale studentesco è stato sequestrato riguarda l’impossibilità di stamparlo senza la preventiva approvazione del direttivo. Norma che, secondo gli studenti, non starebbe comunque scritta da nessuna parte.