In un periodo come questo, in cui le opportunità lavorative sono ridotte al lumicino, c’è chi addirittura offre di lavorare gratis. A farlo – rivolgendosi a persone laureate – è l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) della Valle d’Aosta, che ha qualche giorno fa pubblicato un avviso di selezione per “il conferimento di incarichi di collaborazione a titolo gratuito per l’espletamento di attività di ‘fundraising'”, ossia di ricerca di finanziamenti per l’ente stesso. La sede di lavoro è a Saint-Christophe, a due passi da Aosta.
I requisiti per l’ammissione – il termine per la presentazione delle domande è scaduto martedì scorso – erano abbastanza chiari: una laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche o politiche ed economico-gestionali, e come se non bastasse un po’ di esperienze formative e gestionali: nel dettaglio, così come recita il bando, “partecipazione e gestione di progetti nazionali e/o internazionali di ricerca, di cooperazione e di formazione inerenti problematiche ambientali con particolare riferimento ai temi di competenza dell’agenzia”, ovvero qualità dell’aria, amianto, energia, radioattività, inquinamento ed effetti dei cambiamenti climatici.
Non è è finita qua. L’offerta di lavoro dell’Arpa della Valle d’Aosta richiedeva, anche, la conoscenza della lingua francese e di quella inglese. Ai laureati che saranno selezionati spetteranno una lunga serie di mansioni, tra le quali – per fare solo qualche esempio – la “rassegna ragionata delle modalità usuali di finanziamento della ricerca, cooperazione e formazione scientifica applicate ai temi ambientali”, la “definizione di un piano di relazioni e networking con enti, università e centri di ricerca nazionali e internazionali” o il “supporto all’eventuale presentazione di specifici progetti per il finanziamento e l’avvio di iniziative di ricerca”. Questo, ovviamente, lavorando gratis e senza neppure un rimborso spese.
Le collaborazioni in palio sono due, della durata di due anni ciascuna, durante i quali l’incaricato dovrà anche “rispettare l’obbligo di fedeltà impegnandosi a non divulgare notizie o informazioni riguardanti le attività svolte dall’Arpa”. Per finire, si dovrà far molta attenzione – nel caso si dovesse trovare contemporaneamente un altro impiego – “a non assumere incarichi che siano in qualsiasi modo in contrasto o incompatibili con l’attività dell’agenzia”. In caso contrario, il lavoratore verrebbe licenziato.
Riguardo alla “particolare” offerta di lavoro, il direttore generale dell’Arpa della Valle d’Aosta, Giovanni Agnesod, spiega che “è la prima volta che facciamo una cosa del genere, una collaborazione gratuita. Capisco che possa apparire strana, ma ci siamo confrontati e vogliamo fare un esperimento“. D’altra parte, seppur si tratta di lavorare gratis, la collaborazione all’interno di questo ente “rappresenta qualcosa da inserire in un futuro curriculum, un’esperienza di lavoro“.
Se si vuole lavorare bisogna stipendiare chi lo offre? Questa e’ la genialità dei nostri politici, magari detto con termini in lingua inglese jobs act. Scusate l’inglese non corretto, ma non ho studiato, ho sempre solo lavorato dall’età di 17 anni. Ho fatto di tutto, devo dire che l’esperienza di vita mi ha culturata in altro modo. Cultura cioè coltivare esperienze nuove accompagnata da una voglia di sapere. Noi giovani di allora abbiamo cercato di muoverci, volevamo una società aperta. Oggi i giovani sono spenti, annebbiati dall’alcol. Per cui accettate di lavorare gratis, fa curriculum, così ve ne offrono un’altro. Gratis naturalmente. Viva l’Italia culla dei furbi.