docenti sostengono ricercatori
Sono sempre di più i
docenti universitari che pubblicamente esprimono il loro appoggio alla battaglia dei
ricercatori italiani che da mesi si stanno mobilitando contro una riforma che non riconosce pienamente il valore del loro lavoro né il loro status giuridico, come hanno spiegato più volte. Adesso professori ordinari e associati di varie università italiane hanno deciso di
firmare un appello a sostegno dei ricercatori pubblici. Le firme sono arrivate a quasi
2000.
“Da troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno” scrivono all’inizio del documento che chiede un ripensamento organico dell’università che non si basi però sui
tagli che stanno mettendo in ginocchio istruzione e ricerca.
I 2000 prof. nell’
appello – pubblicato sul sito web dell’associazione “Universitas Futura” nata da docenti e ricercatori della Sapienza di Roma – dichiarano quindi di appoggiare l’azione di
protesta dei ricercatori a tempo indeterminato (prima fra tutte la sospensione delle
attività didattiche non obbligatorie per legge, che conta sempre più
adesioni e che rischia di mettere a serio rischio l’offerta formativa dell’anno accademico entrante). Una vicenda, quella dei ricercatori italiani, finita anche sulle pagine della nota rivista
Nature, qualche giorno fa.
I docenti che hanno firmato l’appello, si impegnano anche a non ricoprire i
corsi lasciati scoperti dai ricercatori che aderiscono allo
sciopero bianco, quindi anche a sottrarsi a partire da
ottobre a tutte quelle attività che attualmente ricoprono ma che per legge non sono loro richieste.