Saranno aperte fino al 15 dicembre prossimo le iscrizioni per partecipare a RomeMUN 2015, la più grande simulazione in Italia dell’Assemblea delle Nazioni Unite che si svolgerà nella Capitale dal 14 al 18 marzo 2015 e coinvolgerà 2mila partecipanti da tutto il mondo. La manifestazione – organizzata dall’Associazione Giovani nel Mondo, con il patrocinio di IFAD, WFP, del Ministero degli Affari Esteri, della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea e di Expo Milano 2015 – giunge alla sua sesta edizione e già fervono i preparativi per i cinque giorni di dibattito che coinvolgeranno ragazzi e ragazze che sognano la carriera diplomatica.
Il tema di RomeMUN 2015 è “Feeding The Planet, Energy For Life” ed è ispirato all’Expo di Milano. Chi desidera partecipare alla simulazione potrà candidarsi per una delle tre diverse posizioni aperte: delegato, giornalista o traduttore. I delegati rappresenteranno le nazioni che siedono nell’assemblea dell’ONU, mentre i giornalisti scriveranno articoli relativi ai lavori dell’assemblea e realizzeranno interviste ai delegati. I traduttori, invece, si occuperanno di tradurre in simultanea in una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite (inglese, arabo, cinese, francese, spagnolo e russo) e sarà la prima volta che una simulazione del genere userà altre lingue oltre all’inglese.
A RomeMUN 2015 i delegati, i traduttori e i giornalisti vivranno un’esperienza unica. Le simulazioni di questo tipo sono una prima importantissima esperienza per chi aspira a entrare a far parte dei corpi diplomatici, perché permettono di capire esattamente come funzionano i lavori interni delle commissioni ONU, riproducendo il lavoro di una o più di esse.
Chiunque volesse candidarsi per il RomeMUN 2015, non solo gli aspiranti traduttori, dovrà compilare un application form e superare un test online di lingua inglese. Per partecipare al Model United Nations della Capitale occorrono capacità negoziali, disponibilità al lavoro di gruppo e buone proprietà di comunicazione, tutti requisiti fondamentali per i diplomatici del nuovo millennio. Ma servono anche una grande determinazione e la voglia di mettere alla prova la propria preparazione sui temi più caldi del dibattito internazionale