Quando è lecito mettere un freno al rapporto tra studenti e insegnanti? Soprattutto, è corretto mettere un freno nell’ambito dei contatti didattici tra studenti e professori? La nuova legge discussa nello stato del Missouri sembra andare dritta al punto, senza troppi scrupoli sul fatto che un divieto del genere potrebbe ledere la libertà di espressione degli individui.
Il provvedimento, l’Amy Hestir Student Protection Act, metterebbe infatti uno stop alle amicizie tra studenti e professori sui social network e sulle buddy lists in generale (es: liste di Skype, Msn etc). Secondo alcuni esperti della stampa locale però, la legge sta andando oltre il suo intento iniziale, ovvero prevenire fenomeni di abusi su minori e studenti.
A dare il nome all’atto è infatti il caso di una studentessa giovanissima, 12 anni, che ha subito abusi sessuali nel gennaio scorso da parte di un insegnante. Tuttavia regna ancora molta confusione su chi gravi il divieto di aggiungere utenti nella propria lista, dubbi che contribuiscono a creare cavilli legislativi.
Tuttavia la comunità degli insegnanti, per la maggior parte, si schiera contro il provvedimento, che ostacolerebbe uno tra gli strumenti più utilizzati per interagire con gli studenti: Facebook. “Quando porto i ragazzi in gita, tengo traccia dei loro spostamenti attraverso sms o messaggi istantanei – riporta una docente a un giornale locale – così come quando devo dare annunci alla classe, li posto su Facebook, perché è l’unica piattaforma a cui gli studenti dedicano attenzione”.