Per stare bene occorre coltivare delle relazioni interpersonali soddisfacenti. Parola di una ricerca, che ha dimostrato quello che molti di noi sapevano già per averlo sperimentato in prima persona: l’amicizia migliora la qualità della vita. Secondo gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista PlosOne, tuttavia, coloro che traggono il maggior beneficio dall’avere degli amici sono gli omosessuali, mentre per gli eterosessuali occorre anche avere un buon lavoro per poter essere felici.
La ricerca è stata realizzata da un gruppo di studiosi della Chapman University, della Sonoma State University, della California State University e del Brooklyn College (tutti negli USA) e mostra anche come, purtroppo, con l’età – per varie ragioni – il numero di amici tenda a diminuire.
Per lo studio sono state intervistate 25.185 persone con un’età media di 42 anni, tra cui 23.724 eterosessuali, 898 bisessuali e 563 omosessuali. Il sondaggio mirava a stabilire e quantificare il valore che l’amicizia ha nella vita di ognuno. Quello che è venuto fuori è che per tutti essa ha un ruolo molto importante, ma è soprattutto per omosessuali e bisessuali che l’amicizia migliora la qualità della vita: essi, infatti, la considerano determinante per condurre un’esistenza felice. Gli eterosessuali, invece, hanno risposto che per essere soddisfatti occorre anche avere un lavoro gratificante.
Dall’indagine è emerso inoltre che gli uomini eterosessuali tendono ad avere soprattutto amici di sesso maschile, mentre tra gli omosessuali predominano le amicizie femminili. La spiegazione di questo è, secondo i ricercatori, che le donne hanno meno pregiudizi. Per tutti, comunque, il numero di amici diminuisce con l’avanzare dell’età.
Commentando lo studio, David Frederick (uno degli autori), ha spiegato che l’amicizia migliora la qualità della vita perché tutti noi abbiamo “la necessità di legare con qualcuno che per certi versi è come noi e, per altri, è diverso. Abbiamo bisogno di qualcuno da chiamare per avere conforto nei momenti difficili e di qualcuno con cui condividere esperienze memorabili“. Ecco perché è di fondamentale importanza, sottolinea il ricercatore, che ci si adoperi per “promuovere iniziative che incoraggino le persone di età avanzata a fare amicizia”.
