La migliore facoltà di Agraria del Paese si trova all’Università di Bologna. Lo rivela la classifica Censis-Repubblica 2012, che conferma il primato acquisito dall’ateneo emiliano già nel 2011, assegnandogli 100,3 punti. Al secondo e al terzo posto si trovano rispettivamente l’Università di Perugia (94,8) e quella di Modena e Reggio Emilia (93,5). I punteggi attribuiti tengono conto della valutazione di una serie di parametri quali la produttività, la didattica, la ricerca e i rapporti internazionali e possono variare tra un minimo di 66 e un massimo di 110 punti.
La quarta e la quinta della classifica Censis 2012 sono la Facoltà di Agraria dell’Università di Udine (93,3) e quella dell’Università della Tuscia (93). A seguire, rispettivamente al sesto e al settimo posto, troviamo invece le università di Sassari e Torino. All’ottavo posto si attestano a pari merito – con 87,8 punti – le università di Padova, Parma e Teramo. Ultime della classe nella classifica Censis 2012 le facoltà di Agraria dell’Università della Basilicata, di Reggio Calabria e di Foggia.
L’identikit del laureato in Agraria. Secondo l’indagine di Almalaurea sul profilo dei laureati di primo livello nel 2011, lo studente-tipo è un maschio (nel 63,4 per cento dei casi), proveniente da studi superiori tecnici (44,5 per cento) o scientifici (33 per cento), che riesce a dare tutti gli esami nel tempo richiesto per rimanere in corso (nel 27,8 per cento dei casi) o risultando al massimo 1 anno fuori corso (24,5 per cento). Inoltre, si ritiene abbastanza soddisfatto del corso di laurea che sta svolgendo (51 per cento) e nel 56 per cento dei casi reputa il carico di studi relativamente sostenibile.
Sbocchi lavorativi. L’offerta formativa diversificata a cui recentemente hanno accesso gli studenti di Agraria consente loro, una volta laureati, di poter scegliere tra la libera professione in qualità di dottore agronomo o forestale (dopo il superamento di un apposito esame di Stato) e impieghi presso aziende private, specialmente nelle aree relative al controllo igienico-sanitario e di qualità dei prodotti agricoli, alla difesa delle colture, alla realizzazione del verde urbano e ornamentale. Emergenti sono poi i ruoli di gestore dei sistemi agrari a basso impatto ambientale e biologico, nonché di supervisore dei sistemi produttivi nell’ambito del turismo enogastronomico. A quest’ultima professione si può accedere a seguito di una nuova laurea in Scienze Gastronomiche proposta dall’Università di Bra.
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