Le
risorse necessarie per mantenere in vita il sistema universitario che il governo si sta impegnando a riformare ci saranno nel
2011. Lo garantisce la ministra dell’Università e della Ricerca,
Mariastella Gelmini, in un intervento pubblicato questa mattina sulle pagine del quotidiano
La Stampa. A settembre, ha spiegato Gelmini, sul tavolo del Parlamento si troveranno insieme disegno di legge sulla riforma dell’Università – appena
approvato al Senato – e la finanziaria. Sarà il momento di conciliare riforme e risorse.
Nell’
intervento pubblicato questa mattina, Mariastella Gelmini parla dei
tagli al Fondo di finanziamento ordinario previsti dalla finanziaria del 2008 per gli anni 2009 e 2010. Questi tagli, dice, sono stati contenuti dal governo che li ha azzerati per il
2009, e limitati per il
2010.
E per gli anni che verranno? “Il governo è impegnato a garantire agli atenei anche per il
2011 le risorse necessarie, nel quadro però di una riforma complessiva che metta finalmente ordine alla gestione spesso disinvolta a cui abbiamo assistito negli ultimi anni”, ha scritto la ministra che ha spiegato che una parte consistente di questi finanziamenti sarà destinata a un
fondo meritocratico per promuovere ricercatori e docenti che hanno da poco intrapreso la carriera, ma anche alle
borse di studio.
“L’allarme che arriva dall’università è comprensibile” ha concluso poi Gelmini riferendosi alle innumerevoli
mobilitazioni che hanno coinvolto il mondo universitario e della ricerca negli ultimi mesi. Solo che, ha aggiunto, gli atenei devono “avere il coraggio di puntare ad una università più meritocratica, più trasparente e più internazionale.”