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“Una generazione che fa fatica ad emergere, che vive in un Paese condizionato da gerontocrazie inamovibili, che non è fatto per i giovani”, così ha descritto gli studenti universitari del 2010 Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, in apertura del convegno “Investimenti in capitale umano nel futuro di Italia ed Europa” che si è tenuto ieri all’
Università della Calabria.
Una giornata che ha aperto il dibattito sull’ultimo Rapporto Almalaurea dedicato alla condizione occupazionale dei
laureati, dal quale è emerso un quadro tutt’altro che roseo.
Il
rapporto, presentato mercoledì scorso alla Crui, a Roma, fotografa la condizione dei laureati in questi tempi di crisi economica.
210 mila laureati nel 2008, intervistati nel 2009 – a un anno dalla laurea – e tutti alle prese con un tasso di disoccupazione in crescita, contratti di lavoro sempre più atipici e buste paga sempre meno dignitose.
Sarebbe un errore non intervenire, o tardare nel farlo, ha ricordato il direttore Cammelli a cui a risposto il vicepresidente della Regione Calabria,
Domenico Cersosimo, che ha sottolineato come questo sarà possibile soltanto accumulando gli investimenti nel settore della formazione e alzando il livello d’attenzione sulla didattica: “un Paese che disinveste in cultura è destinato al declino” ha ammonito.