bruxelles studenti bloccati magliette antimafia
Bloccati all’entrata del Parlamento europeo perché indossavano “
magliette antimafia“. È successo ieri a Bruxelles dove una ottantina di studenti dell’
Università di Palermo si erano recati per prendere parte a un dibattito su mafie e criminalità, all’interno di un progetto promosso dall’ateneo siciliano e intitolato “Studenti cittadini d’Europa”.
I ragazzi indossavano magliette con su scritto: “No Mafia. Siciliani contro tutte le mafie”, un messaggio che avrebbe dovuto trovare l’approvazione immediata, e che invece ha causato non pochi inconvenienti.
Secondo quanto diffuso ieri dalle principali agenzie nazionali, infatti, la scritta è stata interpretata come un segnale
eccessivamente forte e “non previsto” dal contesto di riferimento. Dopo ore di attesa gli universitari di Palermo hanno deciso così di sfilarsi la maglietta per essere autorizzati ad entrare. Ma una volta dentro la t-shirt è stata indossata nuovamente dai ragazzi.
”Mi aspettavo tutt’altra accoglienza al Parlamento europeo – ha commentato
Giuseppe Lumia, componente della commissione antimafia italiana – ero venuto per spiegare come le mafie si sono diffuse in tutto il territorio europeo e come riescono a condizionare la vita economica e sociale dei Paesi, e invece ho trovato un clima di chiusura e ottusità. Sembra che l’antimafia crei imbarazzo”.
Certo, ipotizzare infiltrazioni mafiose al Parlamento europeo potrebbe risultare catastrofista. Speriamo allora che si tratti del solito
cavillo amministrativo per cui qualsiasi azione non codificata dalle procedure previste, viene etichettata come sospetta e quindi, in attesa di ulteriori accertamenti, liquidata con un “prego, può aspettare fuori”.