La ricerca italiana si avvarrà di “premi economici”, da assegnare alle università più efficienti, stabiliti secondo i nuovi parametri internazionali a cui il Consiglio Universitario Nazionale ha espresso parere favorevole.
Il ”Programma di valutazione quinquennale della ricerca”, messo a punto dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, prevede infatti nuovi parametri di valutazione in grado di fornire un quadro generale, sia in termini qualitativi che quantitativi, della ricerca italiana.
Con l’istituzione di nuovi parametri si vuole eliminare completamente il rischio di errore nell’erogazione dei finanziamenti pubblici alle università.
Ma quali sono i nuovi parametri con i quali classificare le università che fanno ricerca? Prima fra tutte l’ “analisi bibliometrica”, basata sul prestigio della rivista che pubblica la ricerca e l’impatto della singola pubblicazione nel mondo della ricerca. E ancora verrà preso in considerazione il così detto “citation index”, ovvero quanto il lavoro è stato citato e valorizzato dalla ricerca mondiale.
Seguendo questi parametri si andrà a delineare una prima graduatoria delle università chiamata “ranking list”. Alle strutture che rientrano nella graduatoria andrà la ”quota premiale” dei fondi pubblici di finanziamento. Naturalmente alle prime classificate verrà riconosciuta una quota aggiuntiva del Fondo di finanziamento ordinario (FFO), mentre quelle ultime in graduatoria perderanno finanziamenti, restando così penalizzate.
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