Seguire le
lezioni da casa è diventata una possibilità concreta grazie alle nuove tecnologie. E mentre in Italia è in corso il dibattito tra sostenitori delle università tradizionali e ed entusiasti delle telematiche, alcune università d’oltreoceano sperimentano già tutti i privilegi di canali innovativi per la trasmissione delle conoscenze, come il
podcasting.
È quello che succede, ad esempio, alla
Berkeley University, che ha realizzato un sito internet interamente dedicato alla
trasmissione online delle lezioni dal vivo.
Per accedere al contenuto multimediale delle lezioni, basta avere un accesso ad internet e una connessione a banda larga. All’interno del sito internet della Berkeley University ci sono due macro-sezioni, una dedicata alle
lezioni e l’altra dedicata agli
eventi. Per alcune lezioni è disponibile solo l’
audio, per altre sia l’audio che il
video.
Avere a disposizione un così vasto patrimonio di saperi da ascoltare e riascoltare in qualsiasi momento costituisce davvero una rivoluzione delle modalità di
trasmissione della conoscenza. Prima di tutto perché consente agli studenti universitari di adattare la fruizione dei contenuti alle proprie esigenze di
tempo e organizzazione, poi perché valorizza i contenuti che possono essere riascoltati e analizzati in modo diverso rispetto alle lezioni in presenza, e da qualsiasi studente del mondo.
Attualmente ci sono vari strumenti che un’
università tradizionale potrebbe utilizzare per offrire agli studenti la possibilità di accedere alle lezioni anche da
postazioni remote e in modalità asincrona. Del resto, abbiamo già affrontato l’argomento delle
lezioni in podcast, tornato alla ribalta in questi mesi con l’arrivo di
YouTube Edu in Italia, e con la notizia dei
milioni di download su iTunesU solo nel 2009. Notizie che spesso nel nostro Paese fanno discutere per la
paura che i nuovi canali sostituiscano il
rapporto diretto con i docenti, contribuendo a svuotare le aule.
La
piattaforma della Berkeley University, che ha raggiunto ormai milioni di visitatori al mese, è senz’altro un esempio di come le nuove tecnologie possono essere
integrate all’interno del sistema universitario tradizionale migliorandolo senza minacciarlo.