Fuori corso da otto anni, e mantenuta dal padre. Ha fatto scalpore la storia della
trentaduenne di Trento che si è rivolta al
Tribunale di Bergamo per denunciare il
padre, che aveva smesso di pagarle l’assegno di mantenimento mensile. La ragazza riceveva questi soldi da quando i genitori si erano separati, dodici anni fa, ma il padre aveva smesso di versare l’assegno da tre anni, rimproverando alla figlia i
ritardi universitari.
Nonostante l’età, la studentessa iscritta alla facoltà di
filosofia, ha ritenuto opportuno interpellare proprio il Tribunale per chiedere l’esecuzione della sentenza di divorzio pronunciata dai genitori a Trento quando lei aveva solo vent’anni.
Tuttavia, ciò che più ha smosso l’opinione pubblica, è stata la
sentenza del Tribunale di Bergamo che ha dato ragione alla ragazza, disponendo che il
padre della studentessa fuoricorso continui a pagarle l’
assegno mensile finché questa non terminerà il suo percorso di studi universitari.
Al padre della ragazza, artigiano trentino di sessant’anni che ora vive con una nuova famiglia a Bergamo, è stato inoltre chiesto di risarcire la figlia degli
arretrati non pagati, pena il pignoramento dei beni.